Archivio | aprile 2017

« La mia piccola dottrina » come voi la chiamate…

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Il cammino spirituale di Teresa Martin fu solitario. Certo, ha ricevuto molto dalla sua famiglia, dai suoi educatori, dai maestri del Carmelo. Ma nessun sacerdote l’ha profondamente segnata. In lei, lo Spirito Santo ha tracciato un cammino di autenticità – « Ho cercato solo la verità » – che le ha rivelato le profondità dell’Amore trinitario e una « via » per raggiungerle, senza alcuna preoccupazione didattica : tutto è arrivato dalla vita, dagli avvenimenti quotidiani riletti alla luce della Parola di Dio. Il suo apporto incomparabile alla spiritualità del XX secolo è un ritorno al Vangelo nella sua purezza radicale. « Se non ritornerete come bambini, non entrerete nel Regno dei Cieli. » (Mt 18,3)

Petite voieBenchè non abbia mai potuto disporre dell’Antico Testamento integrale, ha operato un ritorno alla meditazione della Parola di Dio. Senza alcuna iniziazione, senza alcuna cultura biblica, cita, nei suoi scritti, la Bibbia più di 1000 volte. A soli ventidue anni, due testi dell’Antico Testamento concretizzano la sua lunga ricerca : l’illuminazione de « la via dell’infanzia spirituale » che rappresenterà il suo apporto.

 

« Voglio essere santa »

Teresa, ardente adolescente è partita per la santità. Scrive a suo padre : « Farò la tua gloria diventando una grande santa ».

Ma molto presto al Carmelo, quando si paragona ai Santi, si scontrerà con le sue debolezze e la sua impotenza. I Santi le appaiono come una montagna mentre ella non è che un granello di sabbia. « Rendermi migliore di ciò che sono, mi è impossibile », constata ma senza scoraggiarsi. Perchè se Dio ha messo in lei questi desideri di santità, è perchè deve esserci una strada, una via per salire « la dura scala della perfezione ».

 

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La Parola di Dio le aprirà la via : « Se qualcuno è piccolissimo, venga a me. » (Proverbi, 9,4) « Allora sono venuta », scrive la « piccola Teresa » domandandosi ciò che Dio farebbe al piccolo che andasse da Lui. Legge allora Isaia 66 e comprende che non potrà salire da sola questa scala ma Gesù la prenderà nelle sue braccia, come un rapido ascensore.

Da allora, la piccolezza di Teresa non sarà più un ostacolo, ma al contrario più sarà piccola e leggera nelle braccia di Gesù, più Egli la farà santa con un’ascensione rapida.

E’ così che Teresa racconta la scoperta della piccola via. (Manoscritto C, 2).

Dapprima scopre ciò che è Dio : essenzialmente Amore Misericordioso. Ormai vedrà tutte le perfezioni divine (compresa quella della Giustizia) attraverso il prisma della sua Misericordia.

Questa le trasmette una fiducia audace : « Desidero essere santa, ma sento la mia impotenza e vi domando, o mio Dio ! di essere Voi stesso la mia santità. » (Atto d’Offerta)

Accettare di lasciarsi plasmare da Dio non implica alcun facile infantilismo. Teresa farà concretamente tutto ciò che è possibile per mostrare realmente il suo amore per Dio e per le sue sorelle, ma in totale gratuità, quella dell’amore.

In tutte le situazioni e in tutte le azioni della sua vita, Teresa « applicherà » questa via : Se Dio le domanda qualcosa ed ella sente che ne è incapace, Dio lo farà in lei. Un esempio : amare tutte le sue sorelle come Gesù le ama le è impossibile. Allora unendosi a Lui, è Lui che le amerà in Teresa. « Sì, lo sento quando sono caritatevole, è Gesù solo che agisce in me ; più sono unita a Lui, e più amo tutte le sorelle. » (Manoscritto C, 13 r°)

Ecco un cammino di santità che si apre per tutti, i piccoli, i poveri, i feriti : accettare la realtà della propria debolezza e offrirsi a Dio come si è, affinchè Egli agisca in noi.

Petit bateauSi comprende meglio allora che una tale frase, per esempio, è agli antipodi della sdolcinatezza ma chiarisce l’infanzia evangelica predicata da Gesù : « Gesù si compiace di mostrarmi l’unico cammino che conduce a questa Divina fornace, questo cammino è l’abbandono del bambino che si addormenta senza timore nella braccia del Padre. » (Manoscritto B, 1 v°)

Le sue intuizioni ne fanno un’anticipatrice delle grandi verità riportate alla luce dal Concilio Vaticano II : primato del mistero pasquale di Gesù su tutte le altre devozioni, la via della santità per tutti i battezzati, mariologia che vede in Maria « una Madre più che una Regina », avendo vissuto la prova della fede (cf. Il poema « Perchè ti amo, o Maria », testamento mariano, maggio 1897), ecclesiologia di comunione fondata sulla presenza dell’Amore (lo Spirito Santo) nel cuore della Chiesa che anima tutte le vocazioni complementari nella Comunione dei Santi del Cielo e della Terra.

Rivoluzione anche nella concezione dei Novissimi : non più il riposo, ma l’azione :

« Passerò il mio cielo a fare del bene sulla terra. »

Teresa, senza saperlo, ha aperto il cammino dell’ecumenismo : la sua lettura della lettera ai Romani seduce i luterani ; gli ortodossi la amano con san Francesco d’Assisi (i simboli universali utilizzati da questi due santi facilitano la loro inculturazione in altre civiltà.)

Guarda la stella, invoca Maria

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O chiunque tu sia, che nel mare di questo mondo ti senti come sballottato in mezzo alla tempesta, se non vuoi essere sommerso dalle onde, non distogliere lo sguardo dal fulgore di questa Stella.

Se insorgono i venti delle tentazioni, se vai contro gli scogli delle tribolazioni, guarda la stella, invoca Maria!

Se, turbato dal pensiero delle tue colpe, stai per lasciarti vincere dalla tristezza, e sei per cadere nell’ abisso della disperazione, pensa a Maria.

Nei pericoli, nelle difficoltà, nei dubbi, pensa a Maria, invoca Maria.

Seguendo lei, non devierai; invocandola, non ti smarrirai; pensando a lei, non peccherai; tenendoti stretto a lei, non cadrai; affidandoti a lei, più nulla temerai.

Con il suo aiuto, ogni fatica sarà per te leggera, sotto la sua guida giungerai facilmente alla Patria Beata.

Preghiera a S. Maria dell’equilibrio

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Vergine, Madre di Dio e degli uomini, Maria,
noi ti chiediamo il dono dell’equilibrio cristiano,
tanto necessario alla Chiesa e al mondo d’oggi.
Liberaci dal male e dalle nostre meschinità,
salvaci dai compromessi e dai conformismi,
tienici lontani dai miti e dalle illusioni,
dallo scoraggiamento e dall’orgoglio,
dalla timidezza e dalla sufficienza,
dalla presunzione e dall’ignoranza,
dall’errore, dalla durezza del cuore.
Donaci la tenacia nello sforzo,
la calma nella sconfitta,
il coraggio per ricominciare,
l’umiltà nel successo.
Apri i nostri cuori alla santità,
donaci una perfetta semplicità,
un cuore puro, l’amore alla verità e all’essenziale,
la forza di impegnarci senza calcolo alcuno,
la lealtà di conoscere i nostri limiti
e di rispettarli.
Accordaci
di saper accogliere e vivere la Parola di Dio,
accordaci il dono della preghiera.
Apri i nostri cuori a Dio:
noi ti chiediamo l’amore alla Chiesa,
così come tuo Figlio l’ha voluta,
per partecipare in essa e con essa,
in fraterna comunione con tutti i membri
del popolo di Dio, gerarchia e fedeli,
alla salvezza degli uomini nostri fratelli.
Infondici per gli uomini
comprensione e rispetto,
misericordia e amore.
Apri i nostri cuori agli altri:
mantienici nell’impegno di vivere e di accrescere
questo equilibrio, che è fede e speranza,
sapienza e rettitudine,
spirito di iniziativa e prudenza,
apertura e interiorità,
dono totale, amore.
Santa Maria,
noi ci affidiamo alla tua tenerezza.

Coroncina del Mese di Maggio

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•●• Con la Prima Preghiera si domanda a Maria il Santo Amore

Eccoci, ai tuoi piedi, SS. Vergine, noi tuoi figli, che desiderosi di presentarti in questi giorni un particolare ossequio, corriamo a te, e umiliati alla tua presenza, ti offriamo questo piccolo omaggio. Accettalo, o SS. Madre, ed ascolta la pre­ghiera dei tuoi devoti i quali ti supplicano a voler concedere il tuo santo amore; infiam­ma i nostri cuori di questo sacro fuoco, affinché possiamo degnamente lodarti e benedirti non solo in questi giorni, ma in tutto il tempo della nostra vita onde poi goderti nella gloria del santo Paradiso.(Tre Ave ed un Gloria)

Volgi, o pietosa Vergine ai figli tuoi uno sguardo;

l’alma ferisci, infiammaci d’un tuo amoroso dardo.

Tu nostra mente illumina; splenda su noi un tuo raggio;

prima che spiri il maggio, nostr’alma tua sarà.

•●• Con la Seconda Preghiera si domanda a Maria la Fortezza nella Fede

Maria SS., il vedere come ai nostri giorni tante povere anime ingannate dalle insidie del demonio corrono precipitose dietro le tenebre dell’errore abbandonando il lume della vera fede, ci affligge tanto; molto più vediamo trafitto il tuo cuore e squarciato il seno della Chiesa, sposa del tuo divin Figlio. Mentre, dunque, c’impegniamo a compen­sare in questo mese gli oltraggi dei peccato­ri, ti preghiamo ancora a mantenerci fermi nella fede, a darci forza e coraggio nel difenderla e ti supplichiamo a ricondurre nella retta via tanti figli traviati affinché camminando al lume della vera fede possa­no amarti in questa vita, e poi goderti nel­l’altra insieme al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.(Tre Ave ed un Gloria)

Tu che di averno il dèmone

calchi col santo Piede,

forza, coraggio impetraci nel sostener la fede.

Tu nostra mente illumina; splenda su noi un tuo raggio;

prima che spiri il maggio, nostr’alma tua sarà.

•●• Con la Terza Preghiera si Domanda a Maria il Perdono dei peccati

Maria SS., rifugio dei peccatori, noi mise­ri figli d’Adamo, dando uno sguardo alla nostra vita passata, la troviamo macchiata di tante colpe che hanno angustiato la tua benedetta anima e rinnovata la passione del tuo figlio Gesù. Noi le detestiamo nuova­mente, Maria SS., e proponiamo con tutto il cuore di non offenderlo mai più. Ottienici dunque, potentissima nostra Avvocata, dal tuo Figlio un continuo dolore dei nostri peccati, la grazia di non più pecca­re e la perseveranza nel tuo santo servizio.(Tre Ave ed un Gloria)

La colpa, di noi miseri il Cristo al tronco appese;

deh! ci conceda l’umile dolor di tante offese.

Tu nostra mente illumina; splenda su noi un tuo raggio;

prima che spiri il maggio, nostr’alma tua sarà.

•●• Offerta

Madre SS., Regina del cielo e della terra, accetta oggi il fioretto, che i tuoi figli ti offrono come pegno dell’amore che nutro­no verso di te. E’ vero, o SS. Vergine, che il dono è assai meschino, ma qualunque esso sia, siamo sicuri che tu lo accetterai, perché tu sei madre dell’umanità e non disdegni di ricevere anche l’umile fiorellino del campo. Ma è possibile che noi ci partiremo da te, lasciandoti così il piccolo dono?

Ah! no, affettuosissima nostra Madre, non ci allontaneremo oggi dai tuoi piedi se prima non ti faremo un’ offerta che sia degna di te. Noi abbiamo un cuore, che tende sempre ad amare, e cerca un oggetto che possa saziarlo; se il nostro cuore gusterà le delizie del tuo santo amore, oh! certo non avrà più nulla da desiderare.

Tu ci domandi questo cuore. Tu lo vuoi, eccolo nelle tue mani. Accettalo, santificalo, riscaldalo col fuoco del tuo santo amore, innamoralo tutto di te.

Ma sai, o Vergine SS., questo cuore che noi ti offriamo non è ancora totalmente distaccato dall’amore alle creature, esso ha qualche piccolo attaccamento alle cose ter­rene. Però, oggi che l’abbiamo donato a te deve essere tutta opera tua allontanarlo da qualunque affetto terreno che potrebbe impedire a noi l’acquisto di quelle sante virtù che un giorno dovranno condurci nella gloria del santo paradiso, ove ti potre­mo amare e godere insieme agli angeli per tutti i secoli dei secoli. Amen.

  1. Prega per noi, santa Madre di Dio.
  2. Perché diventiamo degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo: Onnipotente ed eterno Dio, che con la cooperazione dello Spirito Santo preparasti il corpo e l’anima della glo­riosa Vergine Maria, affinché meritasse di divenire degna abitazione del tuo Figlio: concedici per la pia intercessione di colei, della cui commemorazione ci allietiamo, di essere liberati dai mali che ci minacciano e dalla morte eterna. Per lo stesso Cristo Signor nostro. Amen.

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Gesù spiega a padre Pio qual è il vero “potere immenso” nella Chiesa

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“In uno dei quaderni del diario tenuto durante la prima persecuzione subita a opera di uomini di Chiesa, tra la fine degli anni ’20 e l’inizio degli anni ’30, il frate di Pietrelcina fa spiegare da Gesù stesso che cosa sia la Messa. Una pagina pubblicata da Francobaldo Chiocci e Luciano Cirri in Padre Pio, storia di una vittima su cui dovrebbero riflettere riformatori e loro tristi epigoni:

«Pensate che il sacerdote che mi chiama tra le Sue mani ha un potere che neanche a Mia Madre concessi; riflettete che se, invece di un sacrestano, servissero il sacerdote i più eccelsi serafini, non sarebbero abbastanza degni di stargli vicino. […] E degno allora starsene alla Messa pensando altro che a Me?

[…] Considerate l’Altare non per quello che lo hanno fatto gli uomini, ma per quello che vale, dato dalla Mia presenza mistica, ma reale. […] Guardate l’Ostia, vedrete Me umiliato per voi; guardate il Calice in cui il Mio Sangue ritorna sulla terra ricco com’è di ogni benedizione. Offritemi, offritemi al Padre, per questo Io torno tra voi. […] Se vi dicessero: “Andiamo in Palestina a conoscere i luoghi santi dove Gesù ha vissuto e dove è morto”, il vostro cuore sussulterebbe, è vero? Eppure l’Altare sul quale Io scendo ora è più della Palestina, perché da questa me ne sono partito venti secoli fa e sull’altare Io ritorno tutti i giorni vivo, vero, reale, sebbene nascosto, ma sono Io, proprio Io che palpito tra le mani del Mio ministro, Io torno a voi, non simbolicamente, oh no, bensì veramente; ve lo dico ancora; veramente […]. Getsemani, Calvario, Altare! Tre luoghi di cui l’ultimo, l’Altare, è la somma del primo e del secondo; sono tre luoghi, ma uno soltanto è Colui che vi troverete.

[…] Portate i vostri cuori sul corporale santo che sorregge il Mio Corpo; tuffatevi in quel Calice divino che contiene il Mio Sangue. È lì che l’Amore stringerà il Creatore, il Redentore, la vostra Vittima ai vostri spiriti; è lì che celebrerete la gloria Mia nell’umiliazione infinita di Me stesso. Venite all’Altare, guardate Me, pensate intensamente a Me […]»”.

(da A. Gnocchi, M. Palmaro, L’ULTIMA MESSA DI P. PIO, pp. 73-74)

25 segreti per la guerra spirituale (rivelati da Gesù a Santa Faustina)

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Ecco i segreti che Gesù ha rivelato a suor Faustina su come proteggersi dagli attacchi del demonio. Queste istruzioni sono diventate l’arma di Faustina nella lotta contro il nemico maligno.

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Gesù ha iniziato dicendo “Figlia Mia, voglio istruirti sulla lotta spirituale”.

1. Non confidare mai in te stessa, ma affidati completamente alla Mia volontà

La fiducia è un’arma spirituale. La fiducia è parte dello scudo della fede che San Paolo menziona nella Lettera agli Efesini (6,10-17): l’armatura del cristiano. L’abbandono alla volontà di Dio è un atto di fiducia. La fede in azione dissipa gli spiriti negativi.

2. Nell’abbandono, nelle tenebre e nei dubbi di ogni genere ricorri a Me ed al tuo direttore spirituale, che ti risponderà sempre a Mio nome

In tempi di guerra spirituale, prega immediatamente Gesù. Invoca il Suo Santo Nome, che è molto temuto nell’inframondo. Porta le tenebre alla luce dicendolo al tuo direttore spirituale o al tuo confessore e segui le sue istruzioni.

3. Non metterti a discutere con nessuna tentazione, chiuditi subito nel Mio Cuore

Nel Giardino dell’Eden, Eva ha negoziato con il diavolo e ha perso. Dobbiamo ricorrere al rifugio del Sacro Cuore. Correndo verso Cristo diamo le spalle al demoniaco.

4. Alla prima occasione rivelala al confessore

Una buona confessione, un buon confessore e un buon penitente sono una ricetta perfetta per la vittoria sulla tentazione e sull’oppressione demoniaca.

5. Metti l’amor proprio all’ultimo posto, in modo che non contamini le tue azioni

L’amor proprio è naturale, ma dev’essere ordinato, libero dall’orgoglio. L’umiltà vince il diavolo, che è l’orgoglio perfetto. Satana ci tenta all’amor proprio disordinato, che ci porta al mare dell’orgoglio.

6. Sopporta te stessa con molta pazienza

La pazienza è un’arma segreta che ci aiuta a mantenere la pace della nostra anima, anche nelle grandi tormente della vita. La pazienza con se stessi fa parte dell’umiltà e della fiducia. Il diavolo ci tenta all’impazienza, a che si ritorca contro noi stessi di modo che ci irritiamo. Guarda te stesso con gli occhi di Dio. Egli è infinitamente paziente.

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7. Non trascurare le mortificazioni interiori

La Scrittura insegna che alcuni demoni possono essere espulsi solo con preghiera e digiuno. Le mortificazioni interiori sono armi di guerra. Possono essere piccoli sacrifici offerti con grande amore. Il potere del sacrificio per amore fa fuggire il nemico.

8. Giustifica sempre dentro di te l’opinione dei superiori e del confessore

Cristo parla a Santa Faustina che vive in un convento, ma tutti abbiamo persone con autorità sopra di noi. Il diavolo ha come obiettivo quello di dividere e conquistare, per cui l’umile obbedienza all’autentica autorità è un’arma spirituale.

9. Allontanati dai mormoratori come dalla peste

La lingua è uno strumento potente che può fare molto danno. Mormorare o spettegolare non è mai una cosa di Dio. Il diavolo è un bugiardo che suscita accuse false e pettegolezzi che possono uccidere la reputazione di una persona. Rifiuta le mormorazioni.

10. Lascia che gli altri si comportino come vogliono, tu comportati come voglio Io da te

La mente di una persona è la chiave nella guerra spirituale. Il diavolo cerca di trascinare tutti. Ringrazia Dio e lascia che le opinioni altrui vadano per la loro strada.

11. Osserva la regola nella maniera più fedele

In questo caso Gesù si riferisce alla regola di un ordine religioso. La maggior parte di noi ha fatto qualche voto davanti a Dio e alla Chiesa e dobbiamo essere fedeli alle nostre promesse, ovvero voti matrimoniali e promesse battesimali. Satana tenta all’infedeltà, all’anarchia e alla disobbedienza. La fedeltà è un’arma per la vittoria.

12. Dopo aver ricevuto un dispiacere, pensa a che cosa potresti fare di buono per la persona che ti ha procurato quella sofferenza

Essere un vaso di misericordia divina è un’arma per il bene e per sconfiggere il male. Il diavolo lavora sull’odio, sull’ira, sulla vendetta e sulla mancanza di perdono. Qualcuno ci ha danneggiato in qualche momento. Cosa gli restituiremo? Dare una benedizione spezza le maledizioni.

13. Evita la dissipazione

Un’anima che parla sarà più facilmente attaccata dal demonio. Effondi i tuoi sentimenti solo davanti al Signore. Ricorda, gli spiriti buoni e cattivi ascoltano ciò che dici a voce alta. I sentimenti sono effimeri. La verità è la bussola. Il raccoglimento interiore è un’armatura spirituale.

14. Taci quando vieni rimproverata

La maggior parte di noi è stata rimproverata in qualche occasione. Non abbiamo alcun controllo su questo, ma possiamo controllare la nostra risposta. La necessità di avere ragione tutto il tempo può portarci a tranelli demoniaci. Dio conosce la verità. Il silenzio è una protezione. Il diavolo può utilizzare la giustizia per farci inciampare.

15. Non domandare il parere di tutti, ma quello del tuo direttore spirituale; con lui sii sincera e semplice come una bambina

La semplicità della vita può espellere i demoni. L’onestà è un’arma per sconfiggere Satana, il menzognero. Quando mentiamo, mettiamo un piede sul suo terreno, ed egli cercherà di sedurci ancor di più.

16. Non scoraggiarti per l’ingratitudine

A nessuno piace essere sottovalutato, ma quando ci troviamo di fronte all’ingratitudine o all’insensibilità, lo spirito di scoraggiamento può essere un peso per noi. Resisti a qualsiasi scoraggiamento perché non proviene mai da Dio. È una delle tentazioni più efficaci del demonio. Sii grato in tutte le cose della giornata e ne uscirai vincitore.

17. Non indagare con curiosità sulle strade attraverso le quali ti conduco

La necessità di conoscere e la curiosità per il futuro sono una tentazione che ha portato molte persone alle camere oscure degli stregoni. Scegli di camminare nella fede. Decidi di confidare in Dio che ti porta per la via che va al cielo. Resisti sempre allo spirito di curiosità.

18. Quando la noia e lo sconforto bussano al tuo cuore, fuggi da te Stessa e nasconditi nel Mio Cuore

Gesù offre una seconda volta lo stesso messaggio. Ora si riferisce alla noia. All’inizio del Diario, ha detto a Santa Faustina che il diavolo tenta più facilmente le anime oziose. Stai attento alla noia, è uno spirito di letargo o accidia. Le anime oziose sono facile preda dei demoni.

19. Non aver paura della lotta; il solo coraggio spesso spaventa le tentazioni che non osano assalirci

La paura è la seconda tattica più comune del diavolo (l’orgoglio è la prima). Il coraggio intimidisce il diavolo, che fuggirà davanti al coraggio perseverante che si trova in Gesù, la roccia. Tutte le persone lottano, e Dio è la nostra forza.

20. Combatti sempre con la profonda convinzione che Io sono accanto a te

Gesù istruisce una suora in un convento a “combattere” con convinzione. Può farlo perché Cristo l’accompagna. Noi cristiani siamo chiamati a lottare con convinzione contro tutte le tattiche demoniache. Il diavolo cerca di terrorizzare le anime, bisogna resistere al terrorismo demoniaco. Invocate lo Spirito Santo durante la giornata.

21. Non lasciarti guidare dal sentimento poiché esso non sempre è in tuo potere, ma tutto il merito sta nella volontà

Tutto il merito si basa sulla volontà, perché l’amore è un atto della volontà. Siamo completamente liberi in Cristo. Dobbiamo compiere una scelta, una decisione per il bene o il male. In quale terreno viviamo?

22. Sii sempre sottomessa ai superiori anche nelle più piccole cose
Cristo qui sta istruendo una religiosa. Tutti abbiamo il Signore come nostro Superiore. La dipendenza da Dio è un’arma di guerra spirituale, perché non possiamo vincere con i nostri mezzi. Proclamare la vittoria di Cristo sul male fa parte del discepolato. Cristo è venuto a sconfiggere la morte e il male, proclamalo!

23. Non t’illudo con la pace e le consolazioni; preparati a grandi battaglie

Santa Faustina ha sofferto a livello fisico e spirituale. Era preparata a grandi battaglie per la grazia di Dio che l’ha sostenuta. Nelle Scritture Cristo ci istruisce chiaramente ad essere preparati a grandi battaglie, a indossare l’armatura di Dio e a resistere al diavolo (Ef 6, 11). Stare attenti e discernere sempre.

24. Sappi che attualmente sei sulla scena dove vieni osservata dalla terra e da tutto il cielo

Siamo tutti in un grande scenario in cui il cielo e la terra ci guardano. Che messaggio stiamo offrendo con la nostra forma di vita? Che tipo di tonalità irradiamo: luce, oscurità o grigio? Il modo in cui viviamo attira più luce o più oscurità? Se il diavolo non ha successo nel portarci all’oscurità, cercherà di mantenerci nella categoria dei tiepidi, che non è gradita a Dio.

25. Lotta come un valoroso combattente, in modo che Io possa concederti il premio. Non aver troppa paura, poiché non sei sola

Le parole del Signore a Santa Faustina possono diventare il nostro motto: lotta come un cavaliere! Un cavaliere di Cristo conosce bene la causa per la quale lotta, la nobiltà della sua missione, il re che serve, e con la certezza benedetta della vittoria lotta fino alla fine, anche a costo della vita. Se una giovane senza istruzione, una semplice suora polacca unita a Cristo, può lottare come un cavaliere, ogni cristiano può fare lo stesso. La fiducia è vittoriosa.

Preghiera per la Chiesa

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Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l’amore e la luce dei tuo Spirito, rendi efficaci le parole dei sacerdoti, affinché tocchino anche i cuori più induriti e li facciano ritornare a te, o Signore.

Signore, dacci sacerdoti santi, e tu stesso conservali nella santità. Fa’ che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le insidie che il demonio non cessa di tendere all’anima di ogni sacerdote.
La potenza della tua Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità dei sacerdote, perché tu sei onnipotente. Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i sacerdoti dai quali mi confesserò nella mia vita.
Amen

(Santa Faustina Kowalska)

Dio, Dio, Dio mio!

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Voglio portare scritto sulla mia fronte: Dio è la mia gloria… Sul mio intelletto: Dio è la mia luce! Sul mio cuore: Dio è il mio amore!
Ciò che non viene da Lui, io voglio aborrirlo… Un libro che abbia una sola ombra contro la Sua gloria, per me è più fetido di un sepolcro… Una conoscenza che non mi porti a conoscerlo e ad amarlo, per me è più tenebrosa di un abisso… Dio, Dio, Dio mio, che cosa dirò di te, io, piccola creatura? Farò del mio intelletto un timpano di luce, per osannare alla tua eterna verità…
Farò del mio cuore un cèmbalo d’amore, per cantarti amore… Farò del mio corpo un’arpa a dieci corde, intonate ai tuoi comandi, per cantarti tutta la mia fedeltà! E, inondato dalla tua misericordia, vivificato dal tuo amore, ti dirò che sono tuo e canto in eterno le tue misericordie… 

Sac. DOLINDO RUOTOLO ( dal commento al Vangelo di S. Luca ) 

Fervorino Eucaristico

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O Mio Gesù, io desidero te solo sopra tutte le cose, e nel tuo amore Eucaristico io trovo la mia felicità.

Possiedimi tutto, e non permettere che io mi smarrisca nei poveri sentieri di questa vita.

O infinito amore, che mi hai amato sino alla più completa immolazione, fa che anch’io ti ami immolandomi per te.

A te vengo sotto il manto di Maria, col Rosario nelle mani, e con questa potente arma son sicuro di vincere le mie battaglie. Amen.

(Dolindo Ruotolo)

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Atto di abbandono a Gesù (Don Dolindo Ruotolo)

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Gesù alle anime:

 – Perché vi confondete agitandovi? Lasciate a me la cura delle vostre cose e tutto si calmerà. Vi dico in verità che ogni atto di vero, cieco, completo abbandono in me, produce l’effetto che desiderate e risolve le situazioni spinose.

Abbandonarsi a me non significa arrovellarsi, sconvolgersi e disperarsi, volgendo poi a me una preghiera agitata perché io segua voi, e cambiare così l’agitazione in preghiera. Abbandonarsi significa chiudere placidamente gli occhi dell’anima, stornare il pensiero dalla tribolazione, e rimettersi a me perché io solo vi faccia trovare, come bimbi addormentati nelle braccia materne, nell’altra riva. 

Quello che vi sconvolge e vi fa un male immenso è il vostro ragionamento, il vostro pensiero, il vostro assillo ed il volere ad ogni costo provvedere voi a ciò che vi affligge.

Quante cose io opero quando l’anima, tanto nelle sue necessità spirituali quanto in quelle materiali, si volge a me, mi guarda, e dicendomi: “pensaci tu”, chiude gli occhi e riposa! Avete poche grazie quando vi assillate per produrle, ne avete moltissime quando la preghiera è affidamento pieno a me. Voi nel dolore pregate perché io operi, ma perché io operi come voi credete… Non vi rivolgete a me, ma volete voi che io mi adatti alle vostre idee; non siete infermi che domandano al medico la cura, ma, che gliela suggeriscono. Non fate così, ma pregate come vi ho insegnato nel Pater: “Sia santificato il tuo nome”, cioè sii glorificato in questa mia necessità; “venga il tuo regno”, cioè tutto concorra al tuo regno in noi e nel mondo; “sia fatta la tua volontà”ossia PENSACI TU.

Se mi dite davvero: “sia fatta la tua volontà”, che è lo stesso che dire: “pensaci tu”, io intervengo con tutta la mia onnipotenza, e risolvo le situazioni più chiuse. Ecco, tu vedi che il malanno incalza invece di decadere? Non ti agitare, chiudi gli occhi e dimmi con fiducia: “Sia fatta la tua volontà, pensaci tu”. Ti dico che io ci penso, che intervengo come medico, e compio anche un miracolo quando occorre. Tu vedi che l’infermo peggiora? Non ti sconvolgere, ma chiudi gli occhi e di’: “Pensaci tu”. Ti dico che io ci penso.

E’ contro l’abbandono la preoccupazione, l’agitazione e il voler pensare alle conseguenze di un fatto. E’ come la confusione che portano i fanciulli, che pretendono che la mamma pensi alle loro necessità, e vogliono pensarci essi, intralciando con le loro idee e le loro fisime infantili il suo lavoro. 

Ci penso solo quando chiudete gli occhi. Voi siete insonni, voi volete tutto valutare, tutto scrutare, confidando solo negli uomini. Voi siete insonni, voi volete tutto valutare, tutto scrutare, a tutto pensare, e vi abbandonate così alle forze umane, o peggio agli uomini, confidando nel loro intervento. E’ questo che intralcia le mie parole e le mie vedute. Oh, come io desidero da voi questo abbandono per beneficarvi, e come mi accoro nel vedervi agitati! Satana tende proprio a questo: ad agitarvi per sottrarvi alla mia azione e gettarvi in preda delle iniziative umane. Confidate perciò in me solo, riposate in me, abbandonatevi a me in tutto. Io faccio miracoli in proporzione del pieno abbandono in me, e del nessuno pensiero di voi; io spargo tesori di grazie quando voi siete nella piena povertà! Se avete vostre risorse, anche in poco, o, se le cercate, siete nel campo naturale, e seguite quindi il percorso naturale delle cose, che è spesso intralciato da satana. Nessun ragionatore o ponderatore ha fatto miracoli, neppure fra i Santi. 

Opera divinamente chi si abbandona a Dio.

Quando vedi che le cose si complicano, di’ con gli occhi dell’anima chiusi:

 “Gesù, pensaci tu”. 

E distràiti, perché la tua mente è acuta… e per te è difficile vedere il male. Confida in me spesso, distraendoti da te stesso. Fa’ così per tutte le tue necessità. Fate così tutti, e vedrete grandi, continui e silenziosi miracoli. Ve lo giuro per il mio amore. Io ci penserò ve lo assicuro. Pregate sempre con questa disposizione di abbandono, e ne avrete grande pace e grande frutto, anche quando io vi faccio la grazia dell’immolazione di riparazione e di amore che impone la sofferenza. Ti sembra impossibile? Chiudi gli occhi e di’ con tutta l’anima: “Gesù pensaci tu”. Non temere ci penso io. E tu benedirai il mio nome umiliandoti. Mille preghiere non valgono un atto solo di fiducioso abbandono: ricordatelo bene. Non c’è novena più efficace di questa:

O Gesù m’abbandono in Te, pensaci tu!

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La preghiera della freccia d’oro

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Suor Maria di San Pierre  (carmelitana di Tours 1816-1848) in una visione ricevette da Gesù questo messaggio:
“Il mio Nome è da tutti bestemmiato. Gli stessi fanciulli bestemmiano e l’orrìbile peccato ferisce apertamente il mio Cuore. Il peccatore con la bestemmia maledice Dio, lo sfida apertamente, annienta la Redenzione, pronuncia da sé la propria condanna. 
La bestemmia è una freccia avvelenata che mi penetra nel Cuore. Io ti darò mia freccia d’oro per cicatrìzzarmi la ferita dei peccatori:

Sia sempre lodato, benedetto, amato, adorato, e glorificato, il santissimo, il sacratissimo, l’adorabilissimo, l’incomprensibile ed inesprimibile Nome di Dio in cielo, sulla terra e sotto terra, da tutte le creature di Dio, per il Sacro Cuore di Nostro Signore Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento dell’Altare. Amen.

E’ espressa volontà di Dio che questa devozione sia stabilita in ogni diocesi, che sia propagata con grande zelo, dandone ampia divulgazione e darà seguito ad un breve apostolico che non perirà mai.

… Questa devozione è nata con il duplice scopo di chiedere la remissione della BESTEMMIA e la remissione per la profanazione della domenica e dei giorni di precetto, i due peccati principali che nei nostri tempi provocano l’ira di Dio.

Suor Maria disse: “Mi fece capire che questo terribile peccato ferisce il Suo Divin Cuore più di tutti gli altri peccati e mi ha mostrato come con la BLASFEMIA il peccatore lo maledice in Volto, Lo attacca pubblicamente, annulla la Sua Redenzione e pronuncia la sua propria sentenza e condanna.

… Il Salvatore mi fece capire che la Sua Giustizia era molto irritata contro l’umanità per i suoi
peccati,  in particolar modo per quelli che oltraggiano direttamente la Maestà di Dio, ovvero il comunismo, l’ateismo, la bestemmia e la profanazione della Domenica e dei Giorni di precetto. Egli disse: “I carnefici mi crocifissero il Venerdì, I CRISTIANI MI CROCIFIGGONO LA DOMENICA”.

… “Il Tesoro del Mio Sacro Volto è così grande che attraverso di esso TUTTE le vicende quotidiane trovano prontamente una risoluzione”.

…”Se sapeste quanto è gradito il Mio Volto al Padre Mio.”

Via Crucis con Josefa Menendez

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Il Venerdì Santo, 30 Marzo 1923, Ge­sù dettò a Josefa le preghiere dette alla Via Crucis
“Vieni a contemplarmi durante il do­loroso cammino del Calvario, dove sto per spargere il mio Sangue, adoralo ed offrilo al mio Padre celeste affinché serva per la salvezza delle anime”.

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1° STAZIONE
Gesù è condannato a morte

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua Santa croce hai redento il mondo

Venuto il mattino, tutti i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Poi lo misero in catene, lo condussero via e lo consegnarono al governatore Pilato. (MT 27,1-2)

– Ascolta come pro­nunciano contro di Me la sentenza di morte. Considera con quale silenzio, con quale pazienza e con quale man­suetudine la riceve il mio Cuore. 
Anime che cercate d’imitare la mia condotta, imparate a mantenere il si­lenzio e la serenità di fronte a ciò che vi mortifica e contraria.

Padre nostro – Ave Maria – Gloria al Padre

Abbi pietà di noi, Signore. Abbi pietà di noi.

Santa Madre, deh!voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».
Gesù, Maria vi amo! Salvate le anime e salvate i consacrati.

CANTO: TI SALUTO, O CROCE SANTA

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2° STAZIONE
Gesù prende la croce

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua Santa croce hai redento il mondo

Poi, a tutti, diceva: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. (Luca 9 23-24)

– Guarda la Croce che mettono sulle mie spalle. II suo pe­so è grande, ma l’amore che sento verso le anime è molto più grande. Anime che mi amate, confrontate la vostra sofferenza con l’amore che mi portate, e non permettete che l’abbattimento spenga la fiamma di questo amore.

Padre nostro – Ave Maria – Gloria al Padre

Abbi pietà di noi, Signore. Abbi pietà di noi.

Santa Madre, deh!voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».

Gesù, Maria vi amo! Salvate le anime e salvate i consacrati.

CANTO: TI SALUTO, O CROCE SANTA

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3° STAZIONE
Gesù cade per la prima volta

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua Santa croce hai redento il mondo

Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate
se c’è un dolore simile al mio dolore, al dolore che ora mi tormenta (lamentazioni 1,12)

– Il peso della Croce mi fa cadere a terra, ma lo zelo per la salvezza delle anime mi fa risollevare, prendere nuovamente animo e prose­guire il cammino.
Anime che ho invitato a dividere il peso della mia Croce, vedete un po’ se il vostro zelo per le anime vi infonde nuova energia per andare avanti nel cammino dell’abnegazione e della ri­nuncia di voi stesse, oppure se l’ecces­sivo amor proprio atterra le vostre for­ze e non vi lascia sopportare il peso della Croce.

Padre nostro – Ave Maria – Gloria al Padre

Abbi pietà di noi, Signore. Abbi pietà di noi.

Santa Madre, deh!voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».

Gesù, Maria vi amo! Salvate le anime e salvate i consacrati.

CANTO: TI SALUTO, O CROCE SANTA

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4° STAZIONE
Gesù incontra sua madre

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua Santa croce hai redento il mondo

Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima”.(Luca 2,34-35) Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. (Luca, 2,51)

– Qui incontro la mia Santissima e diletta Madre. Considera il martirio che soffrono i nostri due Cuori! Tuttavia il dolore dell’uno e del­l’altro si uniscono vicendevolmente, e l’amore per quanto doloroso, trionfa. 
Anime che camminate per lo stesso sentiero e che avete di mira gli stessi intenti, la vista delle vostre sofferenze vicendevoli vi animi e vi fortifichi af­finché l’amore trionfi. L’unione nel do­lore vi sostenga, e vi faccia abbracciare generosamente le spine del cammino.

Padre nostro – Ave Maria – Gloria al Padre

Abbi pietà di noi, Signore. Abbi pietà di noi.

Santa Madre, deh!voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».

Gesù, Maria vi amo! Salvate le anime e salvate i consacrati.

CANTO: TI SALUTO, O CROCE SANTA

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5° STAZIONE
Il cireneo aiuta Gesù

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua Santa croce hai redento il mondo

Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. (Luca 23,26)

– Considera come Si­mone di Cirene accetta questo peso crudele e penoso per un meschino inte­resse e come il mio Corpo va perdendo le forze.
O anime se vi vengono meno le forze alla vista della lotta continua contro la propria natura, considerate che portate la mia Croce, non già per un piccolo premio o per un godimento terreno e passeggero, ma per acquistare la vita eterna e per procurare la stessa felicità ad altre anime.

Padre nostro – Ave Maria – Gloria al Padre

Abbi pietà di noi, Signore. Abbi pietà di noi.

Santa Madre, deh!voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».

Gesù, Maria vi amo! Salvate le anime e salvate i consacrati.

CANTO: TI SALUTO, O CROCE SANTA

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6° STAZIONE
La Veronica asciuga il volto di Gesù

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua Santa croce hai redento il mondo

È cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. (Isaia 53,2-3)

– Considera la carità con cui questa donna (la Veronica) vie­ne a tergere il mio volto, e come per amore vince ogni rispetto umano.
Ah! non permettete che un futile ti­more di perdere la reputazione o la fama vi impedisca ora di tergere il mio volto con atti di generosità e di amore. Vedete come il sangue lo inonda!

Padre nostro – Ave Maria – Gloria al Padre

Abbi pietà di noi, Signore. Abbi pietà di noi.

Santa Madre, deh!voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».

Gesù, Maria vi amo! Salvate le anime e salvate i consacrati.

CANTO: TI SALUTO, O CROCE SANTA

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7° STAZIONE
Gesù cade la seconda volta

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua Santa croce hai redento il mondo

Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti. Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca (Isaia 53,6-7)

– La Croce va esau­rendo le mie forze. Il cammino è lungo e penoso; nessuno si avvicina per por­germi aiuto: e il mio affanno è tale che cado una seconda volta.
Anime che camminate alla mia se­quela, non perdetevi di coraggio se nel­la vostra vita senza consolazioni umane e piena di aridità vi vedete private di ogni consolazione spirituale. Prendete animo alla vista del vostro Modello sul cammino del Calvario. Vedete, è la se­conda volta che cade, ma si rialza e prosegue il cammino fino al termine. Se volete attingere un po’ di forza, ve­nite e baciategli i piedi!

Padre nostro – Ave Maria – Gloria al Padre

Abbi pietà di noi, Signore. Abbi pietà di noi.

Santa Madre, deh!voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».

Gesù, Maria vi amo! Salvate le anime e salvate i consacrati.

CANTO: TI SALUTO, O CROCE SANTA

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8° STAZIONE
Gesù incontra alcune donne piangenti

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua Santa croce hai redento il mondo

Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci!
Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?».(Luca 23,27-31)

– Vedendomi in tale stato di ignominia le donne di Gerusa­lemme piangono.
Il mondo piange dinanzi alla soffe­renza: ma Io vi dico, o anime che mi seguite per il cammino stretto, che un giorno, il mondo vi vedrà camminare per ampie e fiorite praterie, mentre lui e i suoi seguaci cammineranno sopra il fuoco che essi stessi si preparano coi lo­ro godimenti.

Padre nostro – Ave Maria – Gloria al Padre

Abbi pietà di noi, Signore. Abbi pietà di noi.

Santa Madre, deh!voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».

Gesù, Maria vi amo! Salvate le anime e salvate i consacrati.

CANTO: TI SALUTO, O CROCE SANTA

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9° STAZIONE
Gesù cade la terza volta

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua Santa croce hai redento il mondo

Noi che siamo i forti abbiamo il dovere di sopportare l’infermità dei deboli, senza compiacere noi stessi. Ciascuno di noi cerchi di compiacere il prossimo nel bene, per edificarlo. Cristo infatti non cercò di piacere a se stesso, ma come sta scritto: gli insulti di coloro che ti insultano sono caduti sopra di me. (Romani 15,1-3)

– Considera che qua­si sono prossimo al Calvario e cado per la terza volta. Così darò forza a quelle povere anime che, in pericolo di morte eterna, si rammolliranno col Sangue delle ferite che produce questa terza caduta: otterrò loro grazia per rialzarsi e giungere ad ottenere la vita eterna.
Anime che desiderate imitarmi, non ricusate mai il più piccolo atto, anche se vi produce nuove ferite. Non impor­ta! Questo sangue darà la vita ad un’a­nima! Imitate il vostro Gesù che avanza verso il Calvario!

Padre nostro – Ave Maria – Gloria al Padre

Abbi pietà di noi, Signore. Abbi pietà di noi.

Santa Madre, deh!voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».

Gesù, Maria vi amo! Salvate le anime e salvate i consacrati.

CANTO: TI SALUTO, O CROCE SANTA

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10° STAZIONE
Gesù viene spogliato

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua Santa croce hai redento il mondo

I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura: Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte. E i soldati fecero proprio così. (Giovanni 19,23-24)

– Considera con quanta crudeltà mi spogliano delle ve­sti! Contempla come Io rimango in si­lenzio e in un totale abbandono!
Lasciatevi spogliare di quanto posse­dete, sia dei beni che della propria vo­lontà. In cambio lo vi rivestirò con la tunica della purezza e coi tesori del mio Cuore.

Padre nostro – Ave Maria – Gloria al Padre

Abbi pietà di noi, Signore. Abbi pietà di noi.

Santa Madre, deh!voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».

Gesù, Maria vi amo! Salvate le anime e salvate i consacrati.

CANTO: TI SALUTO, O CROCE SANTA

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11° STAZIONE
Gesù inchiodato alla croce

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua Santa croce hai redento il mondo

Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra.
Gesù diceva: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”. (Luca 23,33-34)

– Già sono giunto sulla cima dove mi daranno la morte. Già mi stendono e mi inchiodano sulla Croce! Non ho più nulla… Neppure la libertà di muovere una mano… un pie­de… Non sono i chiodi che mi tratten­gono, ma l’amore! Perciò dalle mie lab­bra non cade né un lamento né un so­spiro.
Voi siete inchiodate sulla croce e siete trattenute dai chiodi. Non lagna­tevi, non mormorate quando questi chiodi benedetti vi lacerano le mani e i piedi.
Venite e baciate i Miei: qui troverete la forza.

Padre nostro – Ave Maria – Gloria al Padre

Abbi pietà di noi, Signore. Abbi pietà di noi.

Santa Madre, deh!voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore
«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».

Gesù, Maria vi amo! Salvate le anime e salvate i consacrati.

CANTO: TI SALUTO, O CROCE SANTA

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12° STAZIONE
Gesù muore dopo tre ore di agonia

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua Santa croce hai redento il mondo

Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: «Ecco, chiama Elia!». Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce». Ma Gesù, dando un forte grido, spirò. (Marco 15,33-37)

– La Croce è la mia compagna sul cammino del Calvario, sulla Croce esalo l’ultimo respiro.
Anime che avete avuto la croce per compagna inseparabile durante la vo­stra vita, siate certe che su di essa esa­lerete il vostro ultimo respiro: ma è pe­rò anche certo che essa sarà la porta per cui entrerete alla vita.
Baciate costantemente questo pegno sacro e benedetto: abbracciatelo con tenerezza ed amatelo come il più gran­de dei vostri tesori.

Padre nostro – Ave Maria – Gloria al Padre

Abbi pietà di noi, Signore. Abbi pietà di noi.

Santa Madre, deh!voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».

Gesù, Maria vi amo! Salvate le anime e salvate i consacrati.

CANTO: TI SALUTO, O CROCE SANTA

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13° STAZIONE
Gesù deposto dalla croce

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua Santa croce hai redento il mondo

C’era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta. Non aveva aderito alla decisione e all’operato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto. (Luca23,50-53)

– Considera la cari­tà con cui Giuseppe d’Arimatea si inca­rica di calare il mio corpo dalla Croce. Lo depone fra le braccia di mia Madre. Essa lo adora e lo bacia; lascia cadere le sue lacrime sul mio volto e su tutte le mie membra. Poi lo consegna a quel­li che dovranno imbalsamarlo e depor­lo nel sepolcro.
O anime tutte venite. Prendete il mio corpo, imbalsamatelo con gli aromi del­le vostre virtù! Adorate le sue piaghe! Baciatele e lasciate che le vostre lacri­me cadano sul mio volto! E poi mette­temi nel sepolcro del vostro cuore.
E dite anche una parola di conforto alla cara Madre mia e vostra.

Padre nostro – Ave Maria – Gloria al Padre

Abbi pietà di noi, Signore. Abbi pietà di noi.

Santa Madre, deh!voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime».

Gesù, Maria vi amo! Salvate le anime e salvate i consacrati.

CANTO: TI SALUTO, O CROCE SANTA

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14° STAZIONE
Gesù viene deposto nel sepolcro

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua Santa croce hai redento il mondo

Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuoloe lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò. (Matteo 27,59-60)

– Considera con quanta delicatezza mi mettono nel se­polcro. È nuovo e quindi puro senza la più leggera macchia.
Anime che mi siete unite cercate tut­te le delicatezze che vi suggerirà l’amo­re, affinché il vostro cuore sia puro e ben adorno per seppellirmi nell’amore tenero, forte, costante e generoso.

Padre nostro – Ave Maria – Gloria al Padre

Abbi pietà di noi, Signore. Abbi pietà di noi.

Santa Madre, deh!voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime»

Gesù, Maria vi amo! Salvate le anime e salvate i consacrati.

CANTO: TI SALUTO, O CROCE SANTA

Ora bacia e adora le mie Piaghe, e recita il “Miserere”.

Salmo 50 (Miserere)

Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia;
nella tua grande bontà cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto;
perciò sei giusto quando parli,
retto nel tuo giudizio.
Ecco, nella colpa sono stato generato,
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore
e nell’intimo m’insegni la sapienza.
Purificami con issopo e sarò mondo;
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia,
esulteranno le ossa che hai spezzato.
Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato,
sostieni in me un animo generoso.
Insegnerò agli erranti le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza,
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio
e, se offro olocausti, non li accetti.

Uno spirito contrito è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi.
Nel tuo amore fa grazia a Sion,
rialza le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici prescritti,
l’olocausto e l’intera oblazione,
allora immoleranno vittime sopra il tuo altare.

Secondo le intenzioni del Papa:
Padre nostro – Ave Maria – Gloria al Padre

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15 ° STAZIONE  (non si dice nel tempo di quaresima)
Gesù risorge da morte

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua Santa croce hai redento il mondo

Dopo il sabato, verso l’alba del primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l’altra Maria andarono a vedere il sepolcro. Ed ecco si fece un gran terremoto; perché un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e vi sedette sopra. Il suo aspetto era come di folgore e la sua veste bianca come neve. E, per lo spavento che ne ebbero, le guardie tremarono e rimasero come morte. Ma l’angelo si rivolse alle donne e disse: «Voi, non temete; perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. Egli non è qui, perché è risuscitato come aveva detto; venite a vedere il luogo dove giaceva. E andate presto a dire ai suoi discepoli: “Egli è risuscitato dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, ve l’ho detto».) (MT28,1-7)

Grazie, grazie, grazie, o Maria! Ho potuto meditare la Passione, con la quale voi,uniti nell’amore, avete redento il mondo.Grazie per l’esperienza esistenziale che mi ha recato la risurrezione: cioè che ogni cosa può essere trasformata in bene.Grazie perche con nuova fiducia, con nuova gioia e con rinnovato amore posso mettermi in cammino per incontrare gli uomini, per lenire le sofferenze e le angosce umane, non permettete che io dimentichi questa esperienza. Amen Alleluia

Padre nostro – Ave Maria – Gloria al Padre

Abbi pietà di noi, Signore. Abbi pietà di noi.

Santa Madre, deh!voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore

«Eterno Padre, ricevi il sangue Divi­no che Gesù Cristo Figlio tuo ha sparso nella sua Passione. Per le sue Piaghe, per il suo Capo trapassato di spine, per il suo Cuore, per tutti i suoi Meriti per­dona alle anime e salvale».

«Sangue Divino del mio Redentore, io Ti adoro con profondo rispetto e grande amore, per riparare gli oltraggi che ricevi dalle anime»

Gesù, Maria vi amo! Salvate le anime e salvate i consacrati.

CANTO: TI SALUTO, O CROCE SANTA

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Preghiera di liberazione, scritta da Padre Amorth

Padre Gabriele Amorth 09, exorcista oficial da diocese de Roma

Questa preghiera può essere recitata in privato, in qualsiasi luogo, dea  qualsiasi persona.

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Signore, Dio Onnipotente e Misericordioso, Padre, Figlio e Spirito Santo, espelli da me, dai miei amici e familiari, da coloro che possono aiutarmi economicamente e spiritualmente, e dal mondo intero, ogni influsso diabolico di qualsiasi Spirito Maligno e da ogni Anima Dannata dell’intero Inferno, che ha su di me e su di loro, per il Preziosissimo Sangue del Tuo Figlio Gesù.
Fa che il Sangue Immacolato e Redentore rompa ogni legame sul mio corpo, sulla mia mente, sul mio lavoro, su quanti potrebbero offrire un lavoro e su tutte le cose mie ed altrui e le difficoltà dell’intera vita mia ed altrui.
Oh Santissima Vergine, Maria Immacolata, oh Nove Cori Angelici, oh San Michele Arcangelo, Santi tutti del Paradiso, mi consacro e consacro loro e Vi chiedo l’Intercessione di tutte le Anime del Purgatorio!
Intercedete per noi tutti e venite presto in nostro aiuto e spezzate, da subito, le “ultime zampate” di Lucifero contro i figli della Benedetta Madre, Maria Santissima e della Santissima Trinità.
Ordino, in questo preciso istante, che ogni Demonio ed Anima Dannata non possa avere nessuna influenza su di me, sulle categorie di persone che ho menzionato e sul mondo intero, affinché tutta l’Umanità sia liberata, in questo medesimo istante.
Per la Flagellazione, la Corona di Spine, la Croce, il Sangue e la Risurrezione di Gesù Cristo, per il Dio Vero, per il Dio Santo, per il Dio che tutto può, ordino ad ogni Demonio ed Anima Dannata che non possano avere influenza alcuna su me e sul mondo intero e che si possano spezzare, una volta per tutte e per sempre, tutte le catene create, che si sono verificate, fino ad ora, su di me e sul mondo intero.
Benedite e liberate il vostro servo o serva (si dica il Nome di Battesimo) e benedite questa Immagine (si alzi verso Dio un’Immagine benedetta), che Vi presento e fate sì che questa Immagine benedetta protegga me ed il mondo intero e ci protegga dai Satanisti, dai Massoni, dai Mafiosi, dai Politici corrotti e da ogni altra Infame categoria esistente sulla terra, e nel mondo intero.
Fate sì che, nella mia casa e nelle mie cose e da ogni altra categoria e nelle cose del mondo intero, il Demonio non possa, mai e poi mai, avere più alcuna influenza, anche infinitesimale, nel Nome di Gesù Cristo, Padrone della Storia, nostro Signore e Salvatore.
Così sia.


Recitare qualche preghiera, quale ringraziamento alla “Corte Celeste”. 

Messaggio di Medjugorje del 2 aprile 2017 dato a Mirjana

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Cari figli,
apostoli del mio amore, tocca a voi diffondere l’amore di mio Figlio a tutti coloro che non lo hanno conosciuto. Voi, piccole luci del mondo, alle quali io con amore materno insegno a brillare in modo chiaro, con pieno splendore. La preghiera vi aiuterà, perché la preghiera salva voi, la preghiera salva il mondo.

Perciò figli miei, pregate con le parole, con i sentimenti, con l’amore misericordioso e con il sacrificio. Mio Figlio vi ha indicato la strada. Lui che si è incarnato, ha fatto di me il primo calice. Lui che con il suo supremo sacrificio vi ha mostrato come bisogna amare.

Perciò, figli miei, non temete di dire la verità. Non temete di cambiare voi stessi e il mondo: diffondendo amore, facendo in modo che si conosca e si ami mio Figlio, amando gli altri in Lui. Io, come madre, sono sempre con voi.

Prego mio Figlio che vi aiuti e che nella vostra vita regni l’amore: amore che vive, amore che attira, amore che dona vita. Vi insegno ad avere un amore così: puro! Sta a voi, apostoli miei riconoscerlo, viverlo, diffonderlo. Pregate con i sentimenti per i vostri pastori, possano con l’amore testimoniare mio Figlio.

Vi ringrazio.

 

Diario di Santa Gemma Galgani

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8 Agosto, Mercoledì

Nel timore che il Confessore diminuisca troppo i suoi peccati, l’Angelo la tranquillizza dicendole di rimettersi al giudizio di lui.

Ora veniamo a stamani. Poco dopo che sono uscita dal confessionario, mi è venuto qualche pensiero, dicendo dentro di me che il Confessore diminuisce troppo i miei peccati, ed ero inquieta. Per calmarmi mi si è avvicinato l’Angelo Custode; ero in Chiesa, e pronunziava forte queste parole: «Ma dimmi, a chi vuoi credere: al Confessore o alla tua testa? Al Confessore che ha continui lumi e assistenza, che ha molta capacità, oppure a te che non hai nulla, nulla, nulla di tutto ciò? O la superba! – mi diceva – vuol farsi maestra, guida e direttrice del Confessore!» – Non ho pensato ad altro; ho fatto un atto di contrizione, ed ho fatto la SS. Comunione.

Diario di Santa Gemma Galgani

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7 Agosto, Martedì

Le appare S. Gabriele, che con volto sfavillante le parla della fondazione del monastero di Lucca ed invoca a tal fine l’intercessione di Maria.

Ieri il giorno l’Angelo Custode mi promise che alla sera avrei potuto parlare con Confratel Gabriele. Venne la tanto sospirata sera; prima di tutto il sonno voleva vinceri, poi un’agitazione tale mi prese, che fui presa da spavento. Ma siccome Gesù era vicino a darmi quella consolazione, e allora, o prima o dopo la consolazione, mi dà qualhe dolore. Sia sempre benedetto.

Però nel provare questa agitazione non vedevo nessuno, voglio dire il diavolo; solo stavo assai male, ma durò poco. Mi calmai ben presto, sentii ad un tratto che mi veniva il raccoglimento, e quasi subito mi successe al solito: il capo se ne partì, ed io mi trovai con Confratel Gabriele. Che consolazione fu quella! Ma l’obbedienza voleva che non mi avvicinassi per baciargli la veste, e ristetti. La prima cosa fu quella di domandargli perché stava tanto senza venire. Mi rispose che è per colpa mia. Di questo ne sono persuasa, perché sono assai cattiva.

Quante belle cose mi disse del convento, e le diceva con tanta forza, che mi sembrò che gli occhi gli sfavillassero. Da se stesso, senza che io l’interrogassi: «Figlia, tra pochi mesi, tra l’esultanza di quasi tutti i cattolici si farà la fondaione del nuovo convento». «Come, tra pochi mesi? – gli dissi. – Ne mancano ancora 13». «E son pochi», soggiuneva. E poi sorridendo si voltò da una parte e s’inginocchiò, giunse le mani e diceva così: «Vergine benedetta, vedi: qui in terra si gareggia per la propagazione del nuovo istituto; via, te ne prego, fa’ che sovrabbondi sopra tutti quelli che ne faranno parte, la copia dei doni e favori celesti. Accresci a loro la forza, accresci altresì lo zelo. Sarà tutto vostro dono, o Vergine Benedetta».

Parlava come se avesse presso di sé la M. [= Madonna] dei Dolori; io non vedevo nulla, ma con quanta forza, con quanta espressione diceva queste parole, che io ne rimasi meravigliata; sembrava anche Lui fuori di se stesso.
Ora poi dovrei parlare di P. Germano, ma il Confessore ha detto che qui sopra no, perché…
Parlai anche del povero mio peccatore; sorrise anche Lui: tutto buon segno. Infine mi lasciò piena di consolazione.