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Le dodici stelle della Madonna

 

La serva di Dio Madre M. Costanza Zauli (1886-1954) fondatrice delle Ancelle Adoratrici del SS. Sacramento di Bologna, ebbe l’ispirazione di praticare e diffondere la devozione dei dodici privilegi di Maria Santissima, fin dal 1924, durante un periodo di grandi sofferenze fisiche e morali.

Scrive a proposito, nel suo diario: “In quella benedetta visita, la SS Vergine mi insegnò la pratica dei dodici privilegi e mi ordinò di farla conoscere e di diffonderla, perché graditissima al suo cuore: farne il ricordo, meditandoli mentalmente e recitando ad ognuno un’Ave Maria e la seguente preghiera di lode: Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse alla Vergine Maria”.

 

1° PRIVILEGIO: Predestinazione di Maria.

“Quando non esistevano gli abissi, io fui generata” . (Prv 8,24).

“Quando non c’erano ancora gli abissi, la Madre di Dio già esisteva nella mente del Creatore”. (Prv 8,24).

Contemplazione: Il Divin Padre, dall’eternità ideava la sua opera creatrice, ammirando la perfezione che avrebbe impressa nelle sue creature, e si compiaceva del capolavoro sommo, della gemma più preziosa, vagheggiando nel suo pensiero la Madre che avrebbe preparato al suo Figlio.

Invocazione: O Gloria della Trinità Santissima: aiutami ad accogliere e a portare a compimento il disegno d’amore che il Padre ha su di me.

Ave Maria.

“Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse alla Vergine Maria”.

 

2° PRIVILEGIO: L’Immacolata concezione di Maria.

“Io porrò inimicizia tra te e la donna”. (Gn 3,15). 

“Nel giardino di Eden Iddio annuncia il futuro Redentore che, con la Madre, calcherà la testa al serpente”. (Gn 3,15).

Contemplazione: I primissimi chiarori dell’alba della Redenzione, dopo la promessa fatta nell’Eden, eccoli nell’immacolato concepimento di Maria. Al primo apparire della stella del mattino, l’umanità cominciò a godere le primizie della riconciliazione con Dio, poiché la cortina di separazione da lui, in forza del primo palpito della Creaturina eletta, si strappò, lasciando traboccare dall’alto la misericordia dell’Altissimo.

Invocazione: O piena di grazia: sii la mia forza per vincere il peccato e crescere in sapienza e grazia. Ave Maria.

“Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse alla Vergine Maria”.

 

3° PRIVILEGIO: La perfetta conformità di Maria al volere di Dio.

“Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. (Lc 1,38).

“La scala di Giacobbe, che unisce la terra al cielo, può raffigurare la volontà di Maria legata amorevolmente al Signore”. (Gv 3,15).

Contemplazione: L’anima di Maria era un vero paradiso di delizia per il Figlio e il più bell’ornamento di gloria per la SS. Trinità. Ella sapeva innalzarsi nelle limpide regioni della fede ove vedeva il suo Dio e adorava la sua volontà santissima ripetendogli il “fiat” di una dedizione piena e perfetta.

Invocazione: Madre della Fede: fa che io sia pronto e gioioso nei miei Si quotidiani alla santa volontà del Padre.

Ave Maria.

“Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse alla Vergine Maria”.

   

4° PRIVILEGIO: L’eminente Santità di Maria.

“Senza macchia né ruga… ma Santa e Immacolata”. (Ef 5,27 b).

“La casa fondata sulla roccia”. (Mt 7,25).

Contemplazione: La santità della Madonna è tutta un tessuto d’oro sulla semplice trama della perfetta fedeltà ai suoi doveri e nello stato di vita più semplice e comune, quali si presta ad essere imitata.

Invocazione: O modello di santità: salvami dall’ipocrisia della virtù apparente, insegnami umiltà, amore, preghiera profonda.

Ave Maria.

“Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse alla Vergine Maria”.

   

5° PRIVILEGIO: L’annunciazione.

“Ave, o piena di grazia, il Signore è con te”. (Lc 1,28).

“La nube, segno della presenza di Dio”. (1 Re 8,10).

Contemplazione: Maria, nel momento in cui venne annunziata all’Arcangelo, era assorta nella preghiera. La sua anima diede tre splendori: adorazione amore dedizione, così perfetti ed elevati da attrarre le compiacenze di Dio, che di quella meravigliosa Creatura formò la Sede dell’Eterna Sapienza.

Invocazione: O Eletta fra le donne: donami la semplicità del tuo cuore, la tua generosità, la tua fiducia incrollabile nella Parola del Signore.

Ave Maria.

“Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse alla Vergine Maria”.

   

6° PRIVILEGIO: La maternità divina di Maria.

“Concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù”. (Lc 1,31).

“Il tronco di Jesse che fiorisce”. (Is 11,1).

Contemplazione: Nel gran momento in cui il Verbo si vestì di carne in Maria, la sua anima benedetta e tutto l’essere suo rimasero adombrati dallo Spirito Santo che la consacrava Madre di Dio. Quale estasi fu la sua! La felicità del Padre la compenetrava e si arricchiva della sua gioia materna.

Invocazione: O Madre del Verbo: disponimi ad accogliere i doni dello Spirito Santo, affinché io diventi conforme a Gesù e figlio ubbidiente della Chiesa.

Ave Maria.

“Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse alla Vergine Maria”.

 

7° PRIVILEGIO: La verginità perfetta di Maria.

“Come avverrà questo? Non conosco uomo”. (lc 1,35).

“Il giglio tra i cardi”. (Ct 2,2).

Contemplazione: La Vergine benedetta è la gloria più fulgida delle creature, che ha straordinariamente nobilitato innalzando per prima il candido vessillo della verginità. Le anime che a lei si affidano imitandola, possono divenire a loro volta templi vivi di Dio.

Invocazione: Sei Madre e sei vergine, o Maria: a Dio nulla è impossibile. Trasfigura la mia anima e il mio corpo con la tua dolce e candida luce. 

Ave Maria.

“Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse alla Vergine Maria”.

    

8° PRIVILEGIO: Il martirio del cuore.

“Stava presso la Croce la Madre di Gesù”. (Gv 19,25).

“Il cuore trafitto di Maria”. (Lc 2,35).

Contemplazione: Maria per la forza e la delicatezza dell’amore materno, precedeva i passi di Gesù, tenendosi in una perfetta dedizione a tutte le disposizioni del Padre in ordine al compimento dell’opera redentivi, perfino a donarsi senza riserve insieme a Lui, immedesimata agli stessi palpiti del suo cuore in maniera da formare una sola vittima di espiazione.

Invocazione: Nel dolore mi hai generato, Regina dei martiri. Sostieni la mia incostanza nel perseverare e insegnami a consolare chi soffre.

Ave Maria.

“Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse alla Vergine Maria”.  

    

9° PRIVILEGIO: Il gaudio di Maria alla resurrezione e ascensione di Gesù.

“L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore”. (Lc 1,46). “L’incensiere d’oro (Ap 8,3) fra i due simboli: il Cero per la resurrezione e il Monogramma di Cristo sulla nube, per l’ascensione”. 

Contemplazione: Gesù riversò con radiosa pienezza il suo gaudio in Maria nel momento della resurrezione. Per una Madre come lei, il vedere con i propri occhi l’esaltazione del Figlio che adorava, la felicità e le ricchezze del Regno del quale entrava in possesso, era motivo di grande gioia.

Invocazione: Madre di Gesù, Agnello immolato, sei ora esultante con Lui nella gloria. Portami ad adorare lo splendore della sua divinità nel dono dell’Eucarestia.

Ave Maria.

“Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse alla Vergine Maria”.

    

10° PRIVILEGIO: L’assunzione in cielo di Maria.

“Oggi l’arca sacra e vivente del Dio vivo ha trovato il riposo nel tempio del Signore” (1 Cr 16).

“L’arca del Signore portata in trionfo è simbolo del trasporto in cielo della Tuttasanta”. (1 Cr 15,3).

Contemplazione: Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, rapiti di amore per la loro figlia, madre e sposa, finito il corso della sua vita terrena, la assunsero alla celeste gloria in anima e corpo, accompagnata dagli angeli osannati, fino alle altezze del trono di Dio, dal quale ricevette la massima glorificazione.

Invocazione: Non sei lontana, Donna vestita di sole: sei qui, operante con tenerezza materna, accanto a ciascuno di noi in cammino verso il cielo.

Ave Maria.

“Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse alla Vergine Maria”.

    

11° PRIVILEGIO: La regalità di Maria.

“Il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre, e il suo regno non avrà mai fine”. (Lc 1,3233).

“Il segno della donna vestita di sole” . (Ap 12,1).

Contemplazione: In Cielo Maria è il Paradiso della Trinità santa, nel quale il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo prendono le loro compiacenze. Di quale potere è insignita questa gran Regina! E tutto a vantaggio nostro. Quale inestimabile dono ci ha fatto Iddio dandocela per Madre!

Invocazione: Sei Regina e sei Ancella: per te e per Gesù regnare non ha significato altro che servire. Educami, o madre, ad essere regale nel testimoniare verità e giustizia.

Ave Maria.

“Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse alla Vergine Maria”.

    

12° PRIVILEGIO: La mediazione di Maria e la potenza della sua intercessione.

“Chi trova me trova la vita e ottiene favore dal Signore”. (Prv 8,35).

“Maria riceve la grazia di Gesù e la effonde su tutte le creature”. (Gv 7,3738).

“La corona delle dodici stelle richiama i 12 privilegi di Maria Santissima”.

(Ap 12,1).

 Contemplazione: Vedo Maria Santissima davanti all’Altissimo per ottenere la salvezza dei suoi figli peccatori. Ricevendo tutte le grazie discendenti della Prima Sorgente, fatta dal Mediatore vera mediatrice, ella trasmette le grazie ai suoi figli e la sua larghezza nel dare aumenta continuamente le sue ricchezze.

Invocazione: La SS. Trinità ti ha affidato la missione della maternità universale: io ti accolgo, come Giovanni, con amore filiale e spontaneo, consacrandomi al tuo Cuore Immacolato. 

Ave Maria.

“Sia benedetta, lodata e ringraziata la SS. Trinità per le grazie concesse alla Vergine Maria”.

Amore e Adorazione

 

O mio Dio, Gesù Eucaristia che adoro, aiutami a dimenticarmi interamente, per fissarmi in Te, assorto e quieto, come se la mia anima fosse già nell’eternità.

Nulla possa turbare il nostro colloquio, nè farmi uscire da Te, o mio Gesù nascosto, ma che ad ogni istante io mi immerga sempre più nelle profondità del Tuo mistero eucaristico.

Purifica l’anima mia, rendila Tuo cielo, Tua prediletta dimora e luogo del Tuo riposo.

Che io non Ti lasci mai solo nel Santo Tabernacolo, ma tutto io sia vigile e attivo in tutti i Tabernacoli del mondo con la fede, l’adorazione, la riparazione, pienamente abbandonato alla Tua azione redentrice.

O amato mio Crocifisso per amore, mio amato Gesù fatto mio cibo, vorrei essere una sposa per il Tuo cuore, vorrei coprirti di gloria, vorrei amarti… fino a morirne!

E farmi amare dal mondo intero. Ma sento tutta la mia impotenza, e Ti prego di rivestirmi di Te, di identificare tutti i movimenti della mia anima a quelli dell’anima Tua, di sommergermi, di invadermi, di sostituirTi a me, affinché la mia vita non sia che un riflesso della Tua Vita.

Vieni in me, nella Eucaristia come Adoratore, come Riparatore e come Salvatore. O Verbo eterno, Parola del mio Dio, voglio passare la mia vita ad adorarTi e ascoltarTi; voglio rendermi docilissimo ad ogni Tuo insegnamento, per imparare tutto da Te; e poi, nelle notti dello spirito, nel vuoto, nella lotta più aspra, nell’impotenza, voglio fissarTi sempre e starmene sotto il Tuo grande splendore.

O mio Gesù Eucaristia, Astro adorato, affascinami, perché non possa più sottrarmi alla Tua irradiazione.

O Fuoco consumatore, Spirito d’Amore, discendi in me perché si faccia dell’anima mia quasi una incarnazione del Verbo, una adorazione perpetua del Suo Corpo e del Suo Sangue.

Che io Gli sia un prolungamento di umanità, in cui Egli possa rinnovare tutto il Suo Mistero culminante nell’Eucaristia.

E Tu, o Padre, chinati verso la Tua povera, piccola creatura, coprila della Tua ombra, non vedere in essa che il Diletto nel quale hai posto le Tue compiacenze, in attesa che io venga a contemplare nella vostra Luce l’abisso della vostra grande misericordia. Così sia.

Rosario eucaristico

 

O Dio vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen

Primo mistero eucaristico

Si contempla come Gesù Cristo abbia istituito il Santissimo Sacramento per ricordarci la Sua passione e morte.

Dice Gesù:
‘Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo’ Gv 6,51

Padre nostro…
10 volte:  Sia lodato e ringraziato ogni momento
si risponde:  Gesù nel Santissimo Sacramento

Secondo mistero eucaristico

Si contempla come Gesù Cristo abbia istituito il Santissimo Sacramento per rimanere con noi tutto il tempo della nostra vita.

Dice Gesù:
‘Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo’ Mt 28,20

Padre nostro…
10 volte:  Sia lodato e ringraziato ogni momento
si risponde:  Gesù nel Santissimo Sacramento

Terzo mistero eucaristico

Si contempla come Gesù Cristo abbia istituito il Santissimo Sacramento per perpetuare il Suo Sacrificio sugli altari per noi sino alla fine del mondo.

Dicono i discepoli di Emmaus:
‘Resta con noi Signore perché si fa sera’ Lc 24,29

Padre nostro…
10 volte:  Sia lodato e ringraziato ogni momento
si risponde:  Gesù nel Santissimo Sacramento

Quarto mistero eucaristico

Si contempla come Gesù Cristo abbia istituito il Santissimo Sacramento per farsi cibo e bevanda dell’anima nostra.

Dice Gesù:
‘Io sono il pane della vita chi viene a me non avrà più fame’ Gv 6,34

Padre nostro…
10 volte:  Sia lodato e ringraziato ogni momento
si risponde:  Gesù nel Santissimo Sacramento

Quinto mistero eucaristico

Si contempla come Gesù Cristo abbia istituito il Santissimo Sacramento per rvisitarci nel momento della nostra morte e per portarci in Paradiso.

Dice Gesù:
‘Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna’  Gv 6,54

Padre nostro…
10 volte:  Sia lodato e ringraziato ogni momento
si risponde:  Gesù nel Santissimo Sacramento

Sequenza Corpus Domini

 

[Sion, loda il Salvatore,
la tua guida, il tuo pastore
con inni e cantici.

Impegna tutto il tuo fervore:
egli supera ogni lode,
non vi è canto che sia degno.

Pane vivo, che dà vita:
questo è tema del tuo canto,
oggetto della lode.

Veramente fu donato
agli apostoli riuniti
in fraterna e sacra cena.

Lode piena e risonante,
gioia nobile e serena
sgorghi oggi dallo spirito.

Questa è la festa solenne
nella quale celebriamo
la prima sacra cena.

È il banchetto del nuovo Re,
nuova Pasqua, nuova legge;
e l’antico è giunto a termine.

Cede al nuovo il rito antico,
la realtà disperde l’ombra:
luce, non più tenebra.

Cristo lascia in sua memoria
ciò che ha fatto nella cena:
noi lo rinnoviamo.

Obbedienti al suo comando,
consacriamo il pane e il vino,
ostia di salvezza.

È certezza a noi cristiani:
si trasforma il pane in carne,
si fa sangue il vino.

Tu non vedi, non comprendi,
ma la fede ti conferma,
oltre la natura.

È un segno ciò che appare:
nasconde nel mistero
realtà sublimi.

Mangi carne, bevi sangue;
ma rimane Cristo intero
in ciascuna specie.

Chi ne mangia non lo spezza,
né separa, né divide:
intatto lo riceve.

Siano uno, siano mille,
ugualmente lo ricevono:
mai è consumato.

Vanno i buoni, vanno gli empi;
ma diversa ne è la sorte:
vita o morte provoca.

Vita ai buoni, morte agli empi:
nella stessa comunione
ben diverso è l’esito!

Quando spezzi il sacramento
non temere, ma ricorda:
Cristo è tanto in ogni parte,
quanto nell’intero.

È diviso solo il segno
non si tocca la sostanza;
nulla è diminuito
della sua persona.]

Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.

Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell’agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.

Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.

Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.

Preghiera all’Angelo custode

 

Mio amato amico, angelo custode, per il tuo grande amore verso di me, amando tu Dio infinitamente, e vedendo che Dio tanto mi ha amato e continua ad amarmi, ottienimi la consolazione nelle mie afflizioni, e la grazia di pregare sempre e bene, al fine di ottenere le divine misericordie sino all’ultimo istante della mia vita.

Padre nostro
3 Ave Maria
Gloria

Condottiero fedele, mio angelo custode, per l’incarico che Dio ti ha dato, di condurmi per la via del Cielo, ottienimi la grazia di seguire fedelmente e costantemente i tuoi insegnamenti sul male che devo evitare, e sul bene che devo praticare, e non smettere mai di stimolarmi alla virtù, sino all’ultimo respiro della mia vita.

Padre nostro
3 Ave Maria
Gloria

Consacrazione all’Immacolata di San Massimiliano Kolbe

 

Carissimi Figli, nelle difficoltà, nelle tenebre, nelle debolezze, negli scoraggiamenti ricordiamoci che il Paradiso si sta avvicinando. Ogni giorno che passa è un intero giorno in meno di attesa.

Coraggio, dunque! Ella ci attende di là per stringerci al Cuore.
Inoltre, non date retta al diavolo, qualora volesse farvi credere che il paradiso non esiste, ma non per voi, perché, anche se aveste commesso tutti i peccati possibili, un solo atto di amore perfetto lava tutto al punto tale che non ci rimane neppure un’ombra.

Carissimi Figli, come desidererei dirvi, ripetervi quanto è buona l’Immacolata, per poter allontanare per sempre dai vostri piccoli cuori la tristezza, l’abbattimento interiore o lo scoraggiamento. La sola invocazione “Maria”, magari con l’anima immersa nelle tenebre, nelle aridità e perfino nella disgrazia del peccato, quale eco produce nel Suo Cuore che tanto ci ama! E quanto più l’anima è infelice, sprofondata nelle colpe, tanto più questo Rifugio di noi poveri peccatori la circonda di sollecita protezione.
Ma non affliggetevi mai se non sentite tale amore. Se volete amare, questo è già un segno sicuro che state amando; ma si tratta solo di un amore che procede dalla volontà.
Anche il sentimento esteriore è frutto della grazia, ma non sempre esso segue immediatamente la volontà. Vi potrà capitare, miei Cari, un pensiero, quasi una mesta nostalgia, una supplica, un lamento…: “Chissà se l’Immacolata mi ama ancora?”.
Figli amatissimi!

Lo dico a tutti insieme e a ciascuno in particolare nel Suo nome, notate bene, nel Suo nome: Ella ama ciascuno di voi, vi ama assai e in ogni momento senza alcuna eccezione.
Questo, carissimi Figli, ve lo ripeto nel Suo Nome.

(Lettera di S. Massimiliano Kolbe ai confratelli in Giappone il 13 aprile 1933)

 

O Immacolata, Regina del cielo e della terra,
Rifugio dei peccatori e Madre nostra amorosissima,
cui Dio volle affidare l’intera economia della misericordia,
io, indegno peccatore, mi prostro ai tuoi piedi,
supplicandoTi umilmente di volermi accettare tutto e completamente
come cosa e proprietà Tua,
e di fare ciò che Ti piace di me e di tutte le facoltà della mia anima
e del mio corpo, di tutta la mia vita, morte ed eternità.
Disponi pure, se vuoi, di tutto me stesso, senza alcuna riserva, per compiere
ciò che è stato detto di Te: “Ella ti schiaccerà il capo” (Gn 3,15),
come pure: “Tu sola hai distrutto tutte le eresie sul mondo intero” (Lit.),

affinché nelle Tue mani immacolate e misericordiosissime

io divenga uno strumento utile per innestare e incrementare
il più fortemente possibile la Tua gloria in tante anime smarrite e indifferenti
e per estendere in tal modo, quanto più è possibile, il benedetto regno del SS. Cuore di Gesù.
Dove Tu entri, infatti, ottieni la grazia della conversione e santificazione,
poichè ogni grazia scorre, attraverso le Tue mani, dal Cuore dolcissimo di Gesù fino a noi.
Amen

 

Preghiera alla Vergine di Guadalupe

Benedetta Vergine di Guadalupe,

Ti chiedo a nome di tutti i miei fratelli del mondo, di benedirci e proteggerci. Dacci una prova del tuo amore e bontà e ricevi le nostre preghiere e orazioni.

Oh Purissima Vergine di Guadalupe! Ottieni da tuo figlio il perdono dei miei errori, benedizione per il mio lavoro. Rimedi per le mie infermità e necessità, e tutto ciò che credi conveniente chiedere per la mia famiglia.

 

Preghiera alla Madonna di Loreto

(di Giovanni Paolo II in occasione del VII Centenario Lauretano)

O Maria, ci rivolgiamo a Te,
nella tua Santa Casa di Loreto,
memoria del mistero di Dio fatto uomo
nel tuo seno purissimo per opera dello Spirito Santo.
Adoriamo il prodigioso evento,
segno stupendo dell’amore di Dio per noi:
il tuo esempio ci incoraggia ad affidarci
al tuo amato Figlio nell’edificare la nostra vita
sulla parola del vangelo.
Madre di misericordia, ottienici da Gesù
il perdono e la liberazione dal male;
ottieni per l’intera umanità,
ancora dominata dall’odio e dall’egoismo,
la salvezza della pace.
Sulle orme degli innumerevoli pellegrini,
che da sette secoli accorrono in questa casa,
veniamo a deporre nelle tue mani il nostro impegno
di vera e profonda conversione.
Possa la tua Casa di Nazaret
diventare per le nostre case
modelle di fede vissuta e di intrepida speranza,
affinché nelle chiese domestiche cresca la Santa Chiesa
e dappertutto si diffonda l’amore di Cristo.
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Alla Madonna di Loreto

(di Benedetto XVI)

Santa Maria, Madre di Dio,
ti salutiamo nella tua casa.
Qui l’arcangelo Gabriele ti ha annunciato
che dovevi diventare la Madre del Redentore;
che in te il Figlio eterno del Padre,
per la potenza dello Spirito Santo, voleva farsi uomo.
Qui dal profondo del tuo cuore
hai detto: “Eccomi, sono la serva del Signore,
avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1,38).
Così in te il Verbo si è fatto carne (Gv 1,14).


Così tu sei diventata tempio vivente, in cui l’Altissimo
ha preso dimora corporalmente;
sei diventata porta per la quale Egli è entrato nel mondo.
Dopo il ritorno dall’Egitto qui,
sotto la fedele protezione di san Giuseppe,
hai vissuto insieme con Gesù
fino all’ora del Suo battesimo nel Giordano.
Qui hai pregato con Lui, con le antichissime preghiere d’Israele,
che allora diventavano parole del Figlio rivolte al Padre,
cosicché ora noi, in queste preghiere,
possiamo pregare insieme col Figlio
e siamo uniti al tuo pregare, santa Vergine Madre.
Qui avete letto insieme le Sacre Scritture
e certamente avete anche riflettuto
sulle parole misteriose del libro del profeta Isaia:
“Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità…
Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo…
Il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la loro iniquità” (Is 53,5.8.11).
Già poco dopo la nascita di Gesù,
il vecchio Simeone nel tempio di Gerusalemme
ti aveva detto che una spada avrebbe trafitto la tua anima (Lc 2,35).
Dopo la prima visita al tempio con il Dodicenne
siete tornati in questa casa a Nazaret
e qui per molti anni hai sperimentato
quello che Luca riassume nelle parole: “… e stava loro sottomesso” (Lc 2,51).
Tu hai visto l’obbedienza del Figlio di Dio,
l’umiltà di Colui che è il Creatore dell’universo
e dai Suoi connazionali veniva chiamato ed era “il carpentiere” (Mc 6,3).

Santa Madre del Signore, aiutaci a dire “sì” alla volontà di Dio
anche quando non la comprendiamo.
Aiutaci a fidarci della Sua bontà anche nell’ora del buio.
Aiutaci a diventare umili come lo era il tuo Figlio e come lo eri tu.
Proteggi le nostre famiglie, perché siano luoghi della fede e dell’amore;
perché cresca in esse quella potenza del bene di cui il mondo ha tanto bisogno.
Proteggi il nostro Paese, perché rimanga un Paese credente;
perché la fede ci doni l’amore e la speranza che ci indica la strada dall’oggi verso il domani.
Tu, Madre buona, soccorrici nella vita e nell’ora della morte.

Amen.

 

Preghiera all’Angelo Custode

Angelo santo che vegli sulla povera anima mia e sulla infelice mia vita, non abbandonare me peccatore e non allontanarti da me a causa della mia impurità. Non dare allo spirito maligno il potere di impadronirsi di me attraverso la tirannia di questo corpo mortale. Domina la mia mano povera e debilitata e conducimi sulla via della salvezza.

Sì, o angelo santo di Dio che custodisci la mia povera anima e il mio corpo, perdonami tutto quello che ha potuto offenderti in tutti i giorni della mia vita, e anche se ho commesso qualche peccato oggi. Proteggimi nella notte che s’avvicina e preservami da ogni minaccia e insidia del nemico onde non incorra nella collera di Dio con qualche peccato.

Sii mio avvocato presso il Signore affinché mi fortifichi nel suo santo timore e faccia di me un servo degno della sua santità. Amen.

Invocazioni ai Nove Cori degli Angeli

I – O Angeli Santissimi, Creature purissime, Spiriti nobilissimi, Nunzi e Ministri del Sommo Re della gloria e fedelissimi esecutori dei suoi comandi, vi prego di purificare le mie preghiere e offrendole alla Maestà dell’Altissimo fate che spirino un soave odore di Fede, di Speranza e di Carità. Gloria al Padre…

II – O fedelissimi Arcangeli, Capitani della milizia celeste, ottenetemi la luce dello Spirito Santo, istruitemi nei divini misteri e fortificatemi conto il comune nemico. Gloria al Padre…

III – O Principati sublimi, Governatori del mondo, governate così anche l’anima mia, affinché l’anima mia non sia mai dominata dai sensi. Gloria al Padre…

IV – O invittissime Potestà, frenate il maligno quando mi assale e tenetelo lontano da me, perché non mi allontani da Dio. Gloria al Padre …

VI – O beatissime Dominazioni, ottenetemi un perfetto dominio di me stesso e una santa forza, affinché io riesca ad allontanare subito tutto ciò che dispiace a Dio. Gloria al Padre…

VII – O Troni stabili, insegnate all’anima mia la vera umiltà, affinché divenga domicilio di quel Signore che risie-de benignamente negli ultimi. Gloria al Padre…

VIII – O sapientissimi Cherubini, assorti nella contemplazione divina, fate ch’io conosca la mia miseria e la grandezza del Signore. Gloria al Padre…

IX – O ardentissimi Serafini, accendete con il vostro fuoco il mio cuore, perché ami solo Colui che voi amate incessantemente. Gloria al Padre…

Ai nove cori degli Angeli

Angeli Santissimi, vegliate su di noi, dovunque e sempre. Arcangeli nobilissimi, presentate a Dio le nostre preghiere e i nostri sacrifici. Virtù celesti, donateci forza e coraggio nelle prove della vita. Potenze dell’Alto, difendeteci contro i nemici visibili e invisibili. Principati sovrani, governate le nostre anime e i nostri corpi. Dominazioni altissime, regnate di più sulla nostra umanità. Troni supremi, otteneteci la pace. Cherubini pieni di zelo, dissipate tutte le nostre tenebre. Serafini pieni di amore, infiammateci di ardente amore per il Signore. Amen

 

Andate da San Giuseppe, ogni grazia che chiederete sarà concessa.

 

ITE AD JOSEPH , andate da San Giuseppe, questa iscrizione troneggia in tantissime chiese ed è stato il motto di tantissimi santi. “Qualunque grazia si domanda a S. Giuseppe verrà certamente concessa, chi vuol credere faccia la prova affinché si persuada”, sosteneva S. Teresa d’Avila.,

Madre Teresa de Calcutta aveva una statuina di San Giuseppesotto la quale era solita mettere un foglietto con scritto quello di cui aveva bisogno per la sua casa e per i suoi bambini., poi pregava, puntualmente il riso, la farina, olio e tutto ciò che aveva chiesto al Santo suonava prodigiosamente alla sua porta per mano di benefattori che all’improvviso avevano sentito il bisogno di donare quel determinato prodotto a Madre Teresa .

San Giuseppe è il capo della Santa Famiglia, non lascerà nessuna famiglia senza pane sulla tavola, senza lavoro e senza provvidenza.

O San Giuseppe, mio protettore ed avvocato, a te ricorro, affinché m’implori la Grazia per la quale mi vedi gemere e supplicare davanti a te. E’ vero che i presenti dispiaceri e le amarezze che provo sono forse il giusto castigo dei miei peccati. Riconoscendomi colpevole, dovrò per questo perdere la speranza di essere aiutato dal Signore? “Ah! no -mi risponde la tua grande devota Santa Teresa- no certo, o poveri peccatori. Rivolgetevi in qualunque bisogno, per grave che sia, alla efficace intercessione del patriarca San Giuseppe; andate con vera fede a lui e resterete certamente esauditi nelle vostre domande”.
Con tanta fiducia mi presento, quindi, davanti a te e imploro misericordia e pietà. Deh!, per quanto puoi, o San Giuseppe, prestami soccorso nelle mie tribolazioni. Supplisci alla mia mancanza e, potente come sei, fa’ che, ottenuta per la tua pia intercessione la grazia che imploro, possa ritornare al tuo altare per renderti l’omaggio della mia riconoscenza.
Padre nostro; 
Ave, o Maria; Gloria al Padre

 

Non dimenticare, o misericordioso San Giuseppe, che nessuna persona al mondo, per grande peccatrice che fosse, è ricorsa a te, rimanendo delusa nella fede e nella speranza in te riposte. Quante grazie e favori hai ottenuto agli afflitti! Ammalati, oppressi, calunniati, traditi, abbandonati, ricorrendo alla tua protezione, sono stati esauditi. Deh! non permettere, o gran Santo, che io abbia ad essere solo, fra tanti, a rimanere privo del tuo conforto. Mostrati buono e generoso anche verso di me, e io, ringraziandoti, esalterò in te la bontà e la misericordia del Signore.
Padre nostro; Ave, o Maria; Gloria al Padre

 

O eccelso capo della Santa Famiglia di Nazareth, io ti venero profondamente e di cuore t’invoco. Agli afflitti, che ti hanno pregato prima di me, hai concesso conforto e pace, grazie e favori. Degnati quindi di consolare anche l’animo mio addolorato, che non trova riposo in mezzo alle angustie da cui è oppresso. Tu, o sapientissimo Santo, vedi in Dio tutti i miei bisogni, prima ancora che io te li esponga con la mia preghiera. Tu dunque sai benissimo quanto è necessaria la grazia che ti domando. Nessun cuore umano mi può consolare; da te spero d’essere confortato: da te, o glorioso Santo. Se mi concedi la grazia che con tanta insistenza ti domando, prometto di diffondere la devozione verso di te. O San Giuseppe, consolatore degli afflitti, abbi pietà del mio dolore!

 

Preghiera a San Giuseppe per chi ha perso il lavoro e per chi vuole trovarlo

 

Caro San Giuseppe, come sei stato

una volta di fronte alla responsabilità

di fornire le necessità della vita a Gesù e Maria,

guarda con paterna compassione verso di me
nel mio attuale bisogno di mantenere la mia famiglia.

Ti prego, aiutami a trovare un lavoro retribuito molto presto,

in modo che questo pesante fardello di preoccupazione

verrà tolto dal mio cuore

e presto sarò in grado di provvedere

a coloro che Dio ha affidato alle mie cure.

Beato San Giuseppe, patrono di tutti i lavoratori,

ottienimi la grazia di lavoro.

Aiutami ad essere coscienzioso nel mio lavoro

così che io possa dare totalmente cio’ che ho ricevuto.

Fa che io possa lavorare in uno spirito di gratitudine e di gioia,

sempre consapevole di tutti i doni che ho ricevuto da Dio

che mi consentono di vivere serenamente.

Permettimi di lavorare in pace, pazienza e moderazione,

tenendo a mente il conto che devo presentare un giorno

di perdite di tempo e talenti inutilizzati, in modo fatale per l’opera di Dio.

Glorioso San Giuseppe,

il mio lavoro può essere

tutto per Gesù,

tutto per mezzo di Maria,

e tutto dopo il tuo esempio,

santo nella vita e nella morte.

Rosario del Padre

Questo rosario è un segno dei tempi, di questi tempi che stanno vedendo il ritorno di Gesù sulla terra, «con grande potenza» (Mt. 24,30). La «potenza» è per eccellenza l’attributo dei Padre («Credo in Dio Padre onnipotente»): è il Padre che viene in Gesù, e noi dobbiamo sollecitarlo affinché acceleri i tempi della nuova creazione tanto attesa (Rm 8, 19).

Il rosario dei Padre, in cinque tappe, ci aiuta a riflettere sulla sua misericordia che «e più potente del male, più potente del peccato e della morte» (Dives in Misericordia, VIII, 15).

Ci ricorda come l’uomo possa e debba divenire strumento del trionfo d’Amore del Padre, dicendo a Lui il suo «si» in pienezza e inserendosi così nel circolo d’Amore trinitario che lo rende «gloria vivente di Dio».

Ci insegna a vivere il mistero della sofferenza che è dono grande, perché ci dà la possibilità di testimoniare il nostro Amore al Padre e di permetterGli di testimoniarsi, scendendo fino a noi.

PREGHIERA AL PADRE:
«Padre, la terra ha bisogno di Te;
l’uomo, ogni uomo ha bisogno di Te;
l’aria pesante e inquinata ha bisogno di Te;
Ti preghiamo Padre,
torna a camminare per le strade del mondo,
torna a vivere in mezzo ai tuoi figli,
torna a governare le nazioni,
torna a portare la Pace e con essa la giustizia,
torna a far brillare il fuoco dell’amore perché,
redenti dal dolore, possiamo divenire nuove creature».

«O Dio vieni a salvarmi»
«Signore vieni presto in mio aiuto»

«Gloria al Padre … »

«Padre mio, Padre buono, a Te mi offro a Te mi dono»

«Angelo di Dio … ».

PRIMO MISTERO:
Si contempla il trionfo del Padre nel giardino dell’Eden quando, dopo il peccato di Adamo ed Eva, promette la venuta del Salvatore.

«Il Signore Dio disse al serpente: “poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche, sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”». (Gen. 3,14-15)

«Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»
«Angelo di Dio»

SECONDO MISTERO:
Si contempla il trionfo del Padre al momento del “Fiat” di Maria durante l’Annunciazione.

«L’Angelo disse a Maria: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”.
Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”». (Lc 1, 30 ss,)

«Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»
«Angelo di Dio»

TERZO MISTERO:
Si contempla il trionfo del Padre nell’orto del Gethsemani quando dona tutta la sua potenza al Figlio.

«Gesù pregava: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà”. Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all’angoscia, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. (Lc 22,42-44).
«Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: “Ecco, è giunta l’ora nella quale il Figlio dell’uomo sarà consegnato in mano ai peccatori. Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce si avvicina». (Mt. 26,45-46). «Gesù si fece innanzi e disse loro: “Chi cercate?” Gli risposero: “Gesù il Nazareno”. Disse loro Gesù: “IO SONO!” Appena disse “IO SONO!” indietreggiarono e caddero a terra». (Gv 18, 4-6).

«Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»
«Angelo di Dio»

QUARTO MISTERO:
Si contempla il trionfo del Padre al momento di ogni giudizio particolare.

«Quando era allora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Disse poi ai servi: “presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi e facciamo festa questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”». (Lc 15,20. 22-24)

«Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»
«Angelo di Dio»

QUINTO MISTERO:
Si contempla il trionfo del Padre al momento del giudizio universale.

«Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono: “Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il “Dio-con-loro”. E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate”». (Ap. 21, 1-4).

«Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»
«Angelo di Dio»

LITANIE DEL PADRE
Padre d’infinita maestà, – abbi pietà di noi
Padre d’infinita potenza, – abbi pietà di noi
Padre, d’infinita bontà, – abbi pietà di noi
Padre, d’infinita tenerezza, – abbi pietà di noi
Padre, abisso d’Amore, – abbi pietà di noi
Padre, potenza di grazia, – abbi pietà di noi
Padre, splendore di resurrezione, – abbi pietà di noi
Padre, Luce di pace, – abbi pietà di noi
Padre, gioia di salvezza, – abbi pietà di noi
Padre, sempre più Padre, – abbi pietà di noi
Padre, d’infinita misericordia, – abbi pietà di noi
Padre, d’infinito splendore, – abbi pietà di noi
Padre, salvezza dei disperati, – abbi pietà di noi
Padre, speranza di chi prega, – abbi pietà di noi
Padre, tenero dinanzi ad ogni dolore – abbi pietà di noi

Padre, per i figli più deboli – noi ti imploriamo
Padre, per i figli più disperati – noi ti imploriamo
Padre, per i figli meno amati – noi ti imploriamo
Padre, per i figli che non ti hanno conosciuto – noi ti imploriamo
Padre, per i figli più desolati – noi ti imploriamo
Padre, per i figli più abbandonati – noi ti imploriamo
Padre, per i figli che lottano perché venga il tuo regno noi ti imploriamo

Pater, Ave, Gloria per il Papa

PREGHIAMO
Padre, per i figli, per ogni figlio, per tutti i figli, noi ti imploriamo: dona pace e salvezza in nome del Sangue del tuo Figlio Gesù ed in nome del Cuore sofferto della Mamma Maria. Amen

Padre mio, io mi abbandono a te
fa di me ciò che ti piace;
qualunque cosa tu faccia di me, ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto,
purchè la tua volontà si compia in me
ed in tutte le tue creature;
non desidero niente altro, mio Dio.
Rimetto la mia anima nelle tue mani,
te la dono, mio Dio,
con tutto l’amore del mio cuore, perché ti amo.
Ed è per me una esigenza d’amore
il donarmi, il rimettermi nelle tue mani,
senza misura, con una confidenza infinita,
perché tu sei il Padre mio.

PROMESSE

  1. Il Padre promette che per ogni Padre nostro che verrà recitato, decine di anime si salveranno dalla dannazione eterna e decine di anime verranno liberate dalle pene del Purgatorio.

  2. Il Padre concederà grazie particolarissime alle famiglie nelle quali tale Rosario verrà recitato e le grazie le tramanderà di generazione in generazione.

  3. A tutti coloro che lo reciteranno con fede farà grandi miracoli, tali e talmente grandi quali non se ne sono mai visti nella storia della Chiesa.

Invocazione per la protezione di Maria Regina degli Angeli e Vincitrice dell’Inferno.

Invochiamo la Vergine Maria, fortissima contro il demonio, Lei schiaccia la testa al serpente e lo farà fino alla fine del mondo per soccorrere noi, suoi figli. Impariamo a recitare questa preghiera ogni giorno, mettiamo sotto la sua protezione la nostra vita, ma anche  i nostri averi, le nostre abitazioni, le nostre famiglie, da tutte le insidie dei nemici, visibili ed invisibili.

 

O Sovrana Regina del cielo, o potente Signora degli angeli, o Maria Santissima, Madre di Dio, fin dal principio hai avuto da Dio il potere e la missione di schiacciare la testa di satana. Ti preghiamo umilmente, manda le tue legioni celesti, affinché sotto il tuo comando e con la tua potenza, perseguitino i demoni e combattano ovunque gli spiriti infernali, rintuzzino la loro temerarietà e li ricaccino nell’abisso.

Sublime Madre di Dio, manda il tuo esercito invincibile contro gli emissari dell’inferno tra gli uomini; distruggi i progetti dei senzadio e umilia tutti coloro che vogliono il male. Ottieni loro la grazia del ravvedimento e della conversione, perché diano gloria alla SS. Trinità e a te. Aiuta ovunque la vittoria della verità e della giustizia.

Potente Patrona, con i tuoi spiriti fiammeggianti, proteggi su tutta la Terra i tuoi santuari e luoghi di grazia. Sorveglia attraverso di loro le chiese e tutti i luoghi sacri, oggetti e persone, soprattutto il tuo divin Figlio nel SS. Sacramento. Impedisci che vengano disonorati, profanati, derubati, distrutti o violati. Impediscilo Signora.

O Madre celeste, Maria Immacolata, proteggi infine anche i nostri averi, le nostre abitazioni, le nostre famiglie, da tutte le insidie dei nemici, visibili ed invisibili. Fa governare in esse i tuoi Santi Angeli e regnare in esse la devozione, la pace ed il gaudio dello Spirito Santo.

Chi è come Dio? Chi è come Te, Maria regina degli Angeli e vincitrice dell’inferno? O buona e tenera Madre Maria, sposa illibata del Re degli Spiriti celesti nel cui aspetto essi vogliono specchiarsi, Tu rimarrai per sempre il nostro amore, la nostra speranza, il nostro rifugio e vanto!

S. Michele, santi Angeli e Arcangeli, difendeteci e proteggeteci!

Preghiera Composta da Santa Gemma per ottenere grazie

Eccomi ai vostri santissimi piedi, caro Gesù, per manifestarvi ogni momento la mia gratitudine per tanti e continui favori che mi avete fatto e che ancora volete farmi. Quante volte vi ho invocato, o Gesù, mi avete fatta sempre contenta: ho ricorso spesso a voi e m’avete sempre consolata.

Come esprimermi con voi, caro Gesù? Vi ringrazio. Ma un’altra grazia voglio, o mio Dio, se a voi piace…….. (esporre la grazia che si desidera).

Se voi non foste onnipotente, non vi farei questa domanda. O Gesù, abbiate pietà di me! Sia fatto in tutto il vostro santissimo volere.

Pater, Ave e Gloria.

Devozione delle “Tre Ave Maria”

 

Santa Matilde di Hackeborn (1241-1299), pensando con timore al momento della sua morte, pregava la Madonna di assisterla in quel momento estremo. La risposta della Madre di Dio fu molto consolante: “Sì, farò quello che tu mi domandi, figlia mia, però ti chiedo di recitare ogni giorno Tre Ave Maria:

– la prima per ringraziare l’Eterno Padre per avermi resa onnipotente in Cielo e in terra;

– la seconda per onorare il Figlio di Dio per avermi dato tale scienza e sapienza da sorpassare quella di tutti i Santi e di tutti gli Angeli;

– la terza per onorare lo Spirito Santo per avermi fatta, dopo Dio, la più misericordiosa”.

PREGHIERA

O Maria, Madre di Gesù e Madre mia, difendimi dalle insidie del maligno in vita e particolarmente nell’ora della morte :

– per il Potere che ti ha concesso l’Eterno Padre. Ave, Maria…

– per la Sapienza che ti ha concesso il Divin Figlio. Ave, Maria…

– per l’Amore che ti ha concesso lo Spirito Santo. Ave, Maria…

 

 

Preghiera composta da Santa Gemma

O mio Dio crocifisso, eccomi ai Tuoi piedi.
Non volere rigettarmi ora che mi presento come peccatore.
Ti ho offeso tanto per il passato.
Gesù mio, ma non sarà più così.
Dinanzi a Te, mio Dio, presento tutte le mie colpe …
Già le ho considerate e vedo che non meritano perdono,
ma deh! dà uno sguardo ai tuoi patimenti
e guarda quanto vale quel Sangue che scorre dalle tue vene.
Chiudi, mio Dio, in questo momento gli occhi ai miei demeriti
e aprili agli infiniti meriti tuoi;
e giacchè ti sei compiaciuto di morire per i miei peccati,
perdonameli tutti, affinchè mai più senta il peso di essi,
perchè quel peso, o Gesù, troppo mi opprime.
Aiutami, mio Gesù, vò ad ogni costo diventare buono: togli, distruggi,
annienta tutto ciò che si trova in me non conforme alla tua volontà.
Ti prego, però, Gesù, ad illuminarmi affinchè possa camminare nel Tuo Lume.
Amen.

Consacrazione all’Immacolata di San Massimiliano Kolbe

Carissimi Figli, nelle difficoltà, nelle tenebre, nelle debolezze, negli scoraggiamenti ricordiamoci che il Paradiso si sta avvicinando. Ogni giorno che passa è un intero giorno in meno di attesa.
Coraggio, dunque! Ella ci attende di là per stringerci al Cuore.
Inoltre, non date retta al diavolo, qualora volesse farvi credere che il paradiso non esiste, ma non per voi, perché, anche se aveste commesso tutti i peccati possibili, un solo atto di amore perfetto lava tutto al punto tale che non ci rimane neppure un’ombra.

Carissimi Figli, come desidererei dirvi, ripetervi quanto è buona l’Immacolata, per poter allontanare per sempre dai vostri piccoli cuori la tristezza, l’abbattimento interiore o lo scoraggiamento. La sola invocazione “Maria”, magari con l’anima immersa nelle tenebre, nelle aridità e perfino nella disgrazia del peccato, quale eco produce nel Suo Cuore che tanto ci ama! E quanto più l’anima è infelice, sprofondata nelle colpe, tanto più questo Rifugio di noi poveri peccatori la circonda di sollecita protezione.
Ma non affliggetevi mai se non sentite tale amore. Se volete amare, questo è già un segno sicuro che state amando; ma si tratta solo di un amore che procede dalla volontà.
Anche il sentimento esteriore è frutto della grazia, ma non sempre esso segue immediatamente la volontà. Vi potrà capitare, miei Cari, un pensiero, quasi una mesta nostalgia, una supplica, un lamento…: “Chissà se l’Immacolata mi ama ancora?”.
Figli amatissimi!
Lo dico a tutti insieme e a ciascuno in particolare nel Suo nome, notate bene, nel Suo nome: Ella ama ciascuno di voi, vi ama assai e in ogni momento senza alcuna eccezione.
Questo, carissimi Figli, ve lo ripeto nel Suo Nome.
(Lettera di S. Massimiliano Kolbe ai confratelli in Giappone il 13 aprile 1933)

 

 

O Immacolata, Regina del cielo e della terra,
Rifugio dei peccatori e Madre nostra amorosissima,
cui Dio volle affidare l’intera economia della misericordia,
io, indegno peccatore, mi prostro ai tuoi piedi,
supplicandoTi umilmente di volermi accettare tutto e completamente
come cosa e proprietà Tua,
e di fare ciò che Ti piace di me e di tutte le facoltà della mia anima
e del mio corpo, di tutta la mia vita, morte ed eternità.
Disponi pure, se vuoi, di tutto me stesso, senza alcuna riserva, per compiere
ciò che è stato detto di Te: “Ella ti schiaccerà il capo” (Gn 3,15),
come pure: “Tu sola hai distrutto tutte le eresie sul mondo intero” (Lit.),
affinché nelle Tue mani immacolate e misericordiosissime
io divenga uno strumento utile per innestare e incrementare
il più fortemente possibile la Tua gloria in tante anime smarrite e indifferenti
e per estendere in tal modo, quanto più è possibile, il benedetto regno del SS. Cuore di Gesù.
Dove Tu entri, infatti, ottieni la grazia della conversione e santificazione,
poichè ogni grazia scorre, attraverso le Tue mani, dal Cuore dolcissimo di Gesù fino a noi.
Amen

 

Maria è la Misericordia fatta Madre – Il Magnificat

Le parole più rivoluzionarie del Nuovo Testamento le pronuncia Maria con il suo Magnificat.
I biblisti potranno spiegare meglio il perché queste stesse parole le si ritrovano anche nell’antico testamento in bocca ad altre donne “graziate”, ma a noi poco importa sapere che origine hanno queste parole, ci commuove sapere che il Vangelo le pone sulle labbra di Maria: “Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote”.

Si! Perché il nostro Dio stravolge le modalità del mondo, e ciò che nel mondo vale qualcosa davanti a Lui magari non vale nulla, e al contrario ciò che nel mondo non vale nulla davanti a Lui vale tutto.
Maria canta questo capovolgimento delle logiche del mondo.
Dà voce a tutti gli oppressi della storia, a tutti i piccoli, a coloro che vivono l’ingiustizia del pane, della povertà, delle contraddizioni della vita.
Maria annuncia la rivoluzione più grande che è sapere che non siamo sotto uno sguardo indifferente di un dio a cui non importa nulla di noi.
A Dio importa. Dio, in Gesù, non resta a guardare. Prende sul serio questa “minorità” e la eleva a predilezione.
Siamo figli di un Dio di parte, dell’Emmanuele, del “Dio con noi”, del Dio che ha messo mani alla storia mandando Suo Figlio.
Maria è essa stessa una Misericordia fatta Madre. Tutto il segreto di questa donna è nella sua umiltà. Non c’è nessuno più umile di lei, perché umiltà è sapersi totalmente di Qualcuno senza la superbia di pensare che si possa essere qualcosa senza Dio.
L’umile è chi sa che per stare in piedi bisogna avere la terra sotto i piedi, mentre i superbi sono quelli che pensano di non aver bisogno di nulla e proprio per questo invece di camminare inciampano. L’umile è chi ascolta per capire, il superbo invece è chi pensa che basti solo ragionare e così ascolta solo se stesso aumentando la propria confusione.

L’anima mia magnifica il Signore

e il mio spirito esulta il Dio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva.

D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente

e Santo è il suo nome:

di generazone in generazione la sua misericordia

si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni

ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele suo servo

ricordandosi della sua misericordia

come aveva promesso ai nostri Padri

ad Abramo e alla sua discendenza per sempre.