Archivio tag | Dio Padre

Rosario del Padre

Questo rosario è un segno dei tempi, di questi tempi che stanno vedendo il ritorno di Gesù sulla terra, «con grande potenza» (Mt. 24,30). La «potenza» è per eccellenza l’attributo dei Padre («Credo in Dio Padre onnipotente»): è il Padre che viene in Gesù, e noi dobbiamo sollecitarlo affinché acceleri i tempi della nuova creazione tanto attesa (Rm 8, 19).

Il rosario dei Padre, in cinque tappe, ci aiuta a riflettere sulla sua misericordia che «e più potente del male, più potente del peccato e della morte» (Dives in Misericordia, VIII, 15).

Ci ricorda come l’uomo possa e debba divenire strumento del trionfo d’Amore del Padre, dicendo a Lui il suo «si» in pienezza e inserendosi così nel circolo d’Amore trinitario che lo rende «gloria vivente di Dio».

Ci insegna a vivere il mistero della sofferenza che è dono grande, perché ci dà la possibilità di testimoniare il nostro Amore al Padre e di permetterGli di testimoniarsi, scendendo fino a noi.

PREGHIERA AL PADRE:
«Padre, la terra ha bisogno di Te;
l’uomo, ogni uomo ha bisogno di Te;
l’aria pesante e inquinata ha bisogno di Te;
Ti preghiamo Padre,
torna a camminare per le strade del mondo,
torna a vivere in mezzo ai tuoi figli,
torna a governare le nazioni,
torna a portare la Pace e con essa la giustizia,
torna a far brillare il fuoco dell’amore perché,
redenti dal dolore, possiamo divenire nuove creature».

«O Dio vieni a salvarmi»
«Signore vieni presto in mio aiuto»

«Gloria al Padre … »

«Padre mio, Padre buono, a Te mi offro a Te mi dono»

«Angelo di Dio … ».

PRIMO MISTERO:
Si contempla il trionfo del Padre nel giardino dell’Eden quando, dopo il peccato di Adamo ed Eva, promette la venuta del Salvatore.

«Il Signore Dio disse al serpente: “poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche, sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”». (Gen. 3,14-15)

«Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»
«Angelo di Dio»

SECONDO MISTERO:
Si contempla il trionfo del Padre al momento del “Fiat” di Maria durante l’Annunciazione.

«L’Angelo disse a Maria: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”.
Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”». (Lc 1, 30 ss,)

«Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»
«Angelo di Dio»

TERZO MISTERO:
Si contempla il trionfo del Padre nell’orto del Gethsemani quando dona tutta la sua potenza al Figlio.

«Gesù pregava: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà”. Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all’angoscia, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. (Lc 22,42-44).
«Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: “Ecco, è giunta l’ora nella quale il Figlio dell’uomo sarà consegnato in mano ai peccatori. Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce si avvicina». (Mt. 26,45-46). «Gesù si fece innanzi e disse loro: “Chi cercate?” Gli risposero: “Gesù il Nazareno”. Disse loro Gesù: “IO SONO!” Appena disse “IO SONO!” indietreggiarono e caddero a terra». (Gv 18, 4-6).

«Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»
«Angelo di Dio»

QUARTO MISTERO:
Si contempla il trionfo del Padre al momento di ogni giudizio particolare.

«Quando era allora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Disse poi ai servi: “presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi e facciamo festa questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”». (Lc 15,20. 22-24)

«Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»
«Angelo di Dio»

QUINTO MISTERO:
Si contempla il trionfo del Padre al momento del giudizio universale.

«Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono: “Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il “Dio-con-loro”. E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate”». (Ap. 21, 1-4).

«Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»
«Angelo di Dio»

LITANIE DEL PADRE
Padre d’infinita maestà, – abbi pietà di noi
Padre d’infinita potenza, – abbi pietà di noi
Padre, d’infinita bontà, – abbi pietà di noi
Padre, d’infinita tenerezza, – abbi pietà di noi
Padre, abisso d’Amore, – abbi pietà di noi
Padre, potenza di grazia, – abbi pietà di noi
Padre, splendore di resurrezione, – abbi pietà di noi
Padre, Luce di pace, – abbi pietà di noi
Padre, gioia di salvezza, – abbi pietà di noi
Padre, sempre più Padre, – abbi pietà di noi
Padre, d’infinita misericordia, – abbi pietà di noi
Padre, d’infinito splendore, – abbi pietà di noi
Padre, salvezza dei disperati, – abbi pietà di noi
Padre, speranza di chi prega, – abbi pietà di noi
Padre, tenero dinanzi ad ogni dolore – abbi pietà di noi

Padre, per i figli più deboli – noi ti imploriamo
Padre, per i figli più disperati – noi ti imploriamo
Padre, per i figli meno amati – noi ti imploriamo
Padre, per i figli che non ti hanno conosciuto – noi ti imploriamo
Padre, per i figli più desolati – noi ti imploriamo
Padre, per i figli più abbandonati – noi ti imploriamo
Padre, per i figli che lottano perché venga il tuo regno noi ti imploriamo

Pater, Ave, Gloria per il Papa

PREGHIAMO
Padre, per i figli, per ogni figlio, per tutti i figli, noi ti imploriamo: dona pace e salvezza in nome del Sangue del tuo Figlio Gesù ed in nome del Cuore sofferto della Mamma Maria. Amen

Padre mio, io mi abbandono a te
fa di me ciò che ti piace;
qualunque cosa tu faccia di me, ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto,
purchè la tua volontà si compia in me
ed in tutte le tue creature;
non desidero niente altro, mio Dio.
Rimetto la mia anima nelle tue mani,
te la dono, mio Dio,
con tutto l’amore del mio cuore, perché ti amo.
Ed è per me una esigenza d’amore
il donarmi, il rimettermi nelle tue mani,
senza misura, con una confidenza infinita,
perché tu sei il Padre mio.

PROMESSE

  1. Il Padre promette che per ogni Padre nostro che verrà recitato, decine di anime si salveranno dalla dannazione eterna e decine di anime verranno liberate dalle pene del Purgatorio.

  2. Il Padre concederà grazie particolarissime alle famiglie nelle quali tale Rosario verrà recitato e le grazie le tramanderà di generazione in generazione.

  3. A tutti coloro che lo reciteranno con fede farà grandi miracoli, tali e talmente grandi quali non se ne sono mai visti nella storia della Chiesa.

Atto di offerta a Dio Padre

Eterno Padre io mi unisco a tutte le Sante Messe celebrate oggi nel mondo,
rinnovandoti la mia consacrazione, affinché Tu disponga di me secondo il tuo Volere.

Padre Buono, io ti offro tutte le Sante Messe, celebrate in ogni tempo,
per la conversione del mondo, la salvezza delle anime, la santificazione della Chiesa
e perché la tua gloria sia conosciuta da tutti gli uomini.

Padre Santo, in unione con tutti i miei fratelli del Cielo e della terra
benedico il tuo Santo Nome e ti rendo grazie per il tuo Amore Infinito.

A Te, Dio Uno e Trino, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

Novena a Dio Padre

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.

1 .  O Signore Iddio, Eterno Padre, ti ricordo le parole del tuo Divin Figlio Gesù: “Qualunque cosa domanderete al Padre mio, in mio nome, egli ve la darà”. Ebbene è appunto in nome di Gesù, in memoria del Sangue e dei meriti infiniti di Gesù, ch’io vengo oggi a te, umilmente e come un povero innanzi al ricco, per chiederti una grazia. Però prima di chiedertela, sento il dovere di pagare, almeno in qualche modo, il mio infinito debito di riconoscenza e di gratitudine verso di te, o Dio buono e potente.

Così facendo sono sicuro di rendere più facile l’esaudimento della mia preghiera. Accogli, quindi, o Dio misericordioso, i sentimenti più vivi di ringraziamento, poiché è imperioso in me il senso della gratitudine.

Grazie del beneficio della creazione, conservazione e tua vigile paterna provvidenza che si esplica ogni giorno senza che io me ne accorga.

 Grazie del beneficio della Incarnazione del tuo Figlio Gesù e della Redenzione da lui generosamente compiuta per la salute del mondo con la morte in croce.

Grazie dei Sacramenti istituiti, sorgenti di ogni bene, specialmente del Sacramento della Eucaristia e del Sacrificio della Messa per cui si perpetua incruentamente il sacrificio cruento della Croce.

Grazie della Istituzione della Chiesa cattolica, apostolica, romana, del Papato, dell’Episcopato cattolico e del Sacerdozio, per l’autorità e il ministero dei quali navigo sicuro nel mare infido di questa vita.

Grazie dello spirito di fede, di speranza e di carità, di cui hai compenetrato la mia mente e il mio cuore.

Grazie della dottrina del Vangelo e delle sue massime di cui ho cercato fare tesoro per vivere secondo gl’insegnamenti e gli esempi di Gesù Cristo, e specialmente della dottrina delle otto beatitudini, che mi sono di conforto nei dolori della vita, specie quella in cui è detto: “Beati quelli che soffrono, perché saranno consolati”. Ed ora che ho compiuto il mio stretto dovere di ringraziamento a te, Dio Padre, autore generoso di ogni bene, mi fò ardito a chiederti nel nome e per i meriti di Gesù Cristo la grazia che attendo dalla tua misericordia.

(Si chieda la grazia)  … GLORIA AL PADRE

Eterno Divin Padre, ti ringrazio di tutti i doni che hai elargiti alla Chiesa, a tutte le nazioni, a tutte le anime e a me particolarmente, ma in nome di Gesù Cristo donami nuove grazie.

2 . Grazie, o Signore Dio Padre, dello spirito di umiltà e carità, di pietà e zelo, di pazienza e generosità nel perdonare le offese e di ogni buon sentimento che ci viene suggerito nell’ascolto della tua Parola, nelle esortazioni del Confessore, nelle meditazioni e letture spirituali, come pure per tante buone ispirazioni datemi.

Grazie di avermi liberato da tanti pericoli spirituali e materiali e delle tante occasioni di colpa.

Grazie della vocazione a me data e dei mezzi di grazia concessimi per poterla seguire.

Grazie del Paradiso promessomi e del posto che ivi mi hai preparato, dove mi auguro di venire e per i meriti di Gesù Cristo e per la mia cooperazione che intendo mettere nel fuggire sempre ed ovunque il peccato;

Grazie anche per avermi liberato tante volte dall’inferno, dove meriterei di stare per le mie colpe passate, se il tuo Figlio non mi avesse redento.

Grazie d’avermi dato per Madre celeste la cara Mamma del tuo Figlio, la Vergine Maria, sempre pietosa ed amabile verso di me e di averla arricchita di tanti privilegi, specialmente quello dell’Immacolato concepimento, della sua Assunzione corporea in Cielo e di averla eletta “Mediatrice di ogni grazia”.

Grazie d’avermi dato a patrono della morte San Giuseppe e ad esemplari di santità e protettori tanti santi, e d’avermi dato l’Angelo Custode che di continuo mi suggerisce buone ispirazioni onde mantenermi nella retta via.

Grazie di tutte le belle e utili devozioni che la Chiesa mette a mia disposizione per agevolare la mia santificazione, specialmente la devozione al Cuore di Gesù, al Cuore Eucaristico, alla sua Passione, alla Vergine Immacolata, venerata sotto migliaia di titoli, a S. Giuseppe e a tanti altri Santi ed Angeli.

Grazie dei buoni esempi ricevuti dal prossimo e per avermi fatto comprendere che è fratello, sorella, madre di Gesù, secondo le parole evangeliche, chi fa la volontà di Dio dovunque e sempre.

Grazie d’avermi dato l’ispirazione di fare dello spirito di ringraziamento il perno e l’orientamento della mia vita spirituale.

Grazie di quel bene che ti sei compiaciuto compiere per mezzo mio, e confesso che mi stupisco e mi umilio che tu, o Signore, ti sia valso di me misera creatura.

Grazie poi fin d’ora delle pene del Purgatorio che mi vorrai abbreviare per i meriti di Gesù Cristo, della Madonna, dei Santi e per i suffragi delle anime buone che mi vorrai applicare.

 Ed ora che nuovamente ho compiuto il mio stretto dovere di ringraziamento a Te, Dio Padre, Autore generoso di ogni bene, mi fò più ardito a chiederti nel nome e per i meriti di Gesù Cristo la grazia che attendo dalla tua misericordia.

(Si chieda la grazia)  … GLORIA AL PADRE

Eterno Divin Padre, ti ringrazio di tutti i doni che hai elargiti alla Chiesa, a tutte le nazioni, a tutte le anime e a me particolarmente, ma in nome di Gesù Cristo donami nuove grazie.

3 . Grazie, o Signore, Dio Padre, anche dei dolori, delle pene, delle umiliazioni, delle malattie, triste retaggio del peccato, che hai permesso venissero a visitarmi e provarmi, perché essi mi hanno piegato al sacrificio così necessario per seguire il tuo divino Figlio che ha detto: “Chi non porta la sua croce e non mi segue non può essere mio discepolo”. (Lc 14,27).

Grazie del firmamento, che, immenso e scintillante di astri, nella muta favella, “narra la tua gloria” ; del sole, fonte per noi di luce e calore; dell’acqua che ci disseta; dei fiori che abbelliscono la terra.

Grazie della condizione sociale in cui mi hai messo e per non avermi fatto mai mancare il necessario alla vita, nè l’onore nè il pane quotidiano e per avermi dato comodità e vantaggi materiali che tanti non hanno.

Grazie per le grazie che ho ricevuto e di quelle, quanto più numerose, che mi saranno palesi soltanto in Cielo!

Grazie di tutti i benefici di ordine naturale e soprannaturale che hai elargiti ed elargisci ancora ai miei parenti, amici, benefattori, a tutte le anime di questa terra, ai buoni e ai cattivi a chi li merita e a chi non li merita, alla Chiesa cattolica e a tutti i suoi membri, al mio paese e a tutta la terra abitata.

Di tutte le grazie che conosco e non conosco intendo ringraziarti non solo abitualmente; ma anche attualmente ogni volta che pronuncerò una giaculatoria.

Ed ora che ho ancora una volta compiuto il mio stretto dovere di ringraziamento a Te, Dio Padre, Autore generoso di ogni bene, mi fò più ardito a chiederti nel Nome e per i meriti di Gesù Cristo la grazia che attendo dalla tua misericordia.

 (Si chieda la grazia)  … GLORIA AL PADRE  

 Eterno Divin Padre, ti ringrazio di tutti i doni che hai elargiti alla Chiesa, a tutte le nazioni, a tutte le anime e a me particolarmente, ma in nome di Gesù Cristo donami nuove grazie.

Dio è mio Padre

 

Per Ipsum, cum Ipso et in Ipso

 

Padre mio che sei nei cieli, com’è dolce e soave il saper che Tu sei mio Padre e che io sono figlio Tuo.

E’ soprattutto quando è cupo il cielo dell’anima mia e più pesante la mia croce, che sento il bisogno di ripeterTi: Padre credo al Tuo Amore per me!

Sì, credo che Tu mi sei Padre ogni momento della vita e che io sono Tuo figlio!

Credo, che mi ami con Amore infinito!

Credo, che vegli giorno e notte su di me e neppure un capello cade dalla mia testa senza il Tuo permesso!

Credo che, infinitamente Sapiente, sai meglio di me ciò che mi è utile.

Credo che, infinitamente Potente, puoi trarre il bene anche dal male.

Credo che, infinitamente Buono, fai servir tutto a vantaggio di quelli che Ti amano; ed anche sotto le mani che percuotono, io bacio la Tua mano che guarisce!

Credo …., ma aumenta in me la fede, la Speranza e la Carità!

Insegnami ad aver sempre il Tuo Amore come guida in ogni evento della mia vita.

Insegnami ad abbandonarmi a Te a guisa di un bimbo nelle braccia della mamma.

Padre, Tu sai tutto, Tu vedi tutto, Tu mi conosci meglio di quanto io mi conosca: Tu puoi tutto e Tu mi ami!

Padre mio, poichè Tu vuoi che ricorriamo sempre a Te, eccomi con fiducia a chiederTi, con Gesù e Maria, (…. Chiedere la grazia)

Per questa intenzione, unendomi ai loro Sacratissimi Cuori Ti offro tutte le mie preghiere, i miei sacrifici e le mortificazioni, tutte le mie azioni ed una maggiore fedeltà al mio dovere.

Ti prometto di essere più generoso, specialmente in questi nove giorni, soprattutto nei confronti di chi in qualche modo mi ha mortificato o offeso.

Dammi la Luce, la Grazia e la Forza dello Spirito Santo.

Confermami in questo Spirito in modo ch’io non abbia mai a perderLo, nè a contristarLo nè ad affievolirLo in me.

Padre mio, è in nome di Gesù, Tuo Figlio, che Te lo domando! E Tu, o Gesù, apri il Tuo cuore e mettivi il mio, e con quello di Maria offrilo al nostro Divin Padre!

Ottienimi la grazia di cui ho bisogno!

Padre Divino, chiama a Te gli uomini tutti. Il mondo intero proclami la Tua Paterna Bontà e la Tua Divina Misericordia!

Siimi tenero Padre, e proteggimi ovunque come  la pupilla del Tuo occhio. Fa’ che io sia sempre degno figlio Tuo: abbi pietà di me!

Padre Divino, dolce speranza delle anime nostre,

Sii conosciuto, onorato ed amato da tutti gli uomini!

Padre Divino, bontà infinita, che s’effonde su tutti i popoli.

Sii conosciuto, onorato ed amato da tutti gli uomini!

Padre Divino, rugiada benefica dell’umanità.

Sii conosciuto, onorato ed amato da tutti gli uomini!

 

Indulgenza parziale Mons. Girard

Vicario Apostolico Cairo (Egitto) 9 Ottobre 1935

Jean Card. Verdier Arcivescovo di Parigi 8 Maggio 1936.

 

 

Padre mio, Padre buono, a Te mi offro a Te mi dono per la Tua Gloria!

 

 

(Da recitarsi per nove giorni consecutivi)

Preghiera al Padre

Dio

Padre, la terra ha bisogno di te; l’uomo, ogni uomo ha bisogno di te; ti preghiamo Padre, l’aria pesante e inquinata ha bisogno di te; torna a camminare per le strade del mondo, torna a vivere in mezzo ai tuoi figli, torna a governare le nazioni, torna a portare la Pace e con essa la giustizia, torna a far brillare il fuoco dell’amore perché, redenti dal dolore, possiamo divenire nuove creature.

Come dialogare con il Padre

d1c03c30

Quando vorrò trovanti ti cercherò sempre nel silenzio del mio cuore (Santa Gemma).

«Ed ecco che, d’un tratto, sei divenuto qualcuno». Queste parole di Claudel al momento della sua conversione potrebbero ugualmente convenire alla pre-ghiera cristiana. Spesso ti domandi che cosa si debba dire o fare durante l’orazione e metti in opera tutte le risorse della tua persona: ma tutto ciò non esprime l’intimo di te stesso. La preghiera è innanzi tutto un’esperienza di essere e di presenza. Quando incontri un amico, sei, s’intende, interessato a quanto dice, pensa o fa, ma la tua vera gioia è di essere là, davanti a lui e di sperimentare la sua presenza. Più l’intimità con lui sarà completa, più le parole diventeranno inutili o persine d’impaccio. Ogni amicizia che non ha conosciuto questa esperienza di silenzio è incompleta e lascia insoddisfatti. Lacordaire diceva: «Beati due amici che sanno amarsi abbastanza da poter tacere insieme».

In fondo, l’amicizia è il lungo apprendistato di due esseri che si rendono familiari reciprocamente. Vogliono lasciare l’anonimato dell’esistenza per divenire unici, l’uno per l’altro: «Se tu mi addomestichi, avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo. Io sarò per te unico al mondo». Improvvisamente ti accorgi che l’altro è divenuto qualcuno per te e che la sua presenza ti appaga al di là di ogni espressione.

La parabola dell’amicizia può aiutarti a capire un poco il mistero della preghiera. Finché non sei stato sedotto dal volto di Dio, la preghiera è ancora in te qualche cosa di esteriore, è imposta dal di fuori, ma non è quel faccia a faccia nel quale Dio è divenuto qualcuno per te.

La via della preghiera sarà aperta per te il giorno nel quale farai realmente l’esperienza della presenza di Dio. Ti posso descrivere l’itinerario di questa esperienza, ma al termine della descrizione sarai ancora alla soglia del mistero. Non potrai esservi ammesso che per grazia e senza alcun merito da parte tua.

Non puoi ridurre la presenza di Dio a uno «stare lì», a uno stare di fronte fatto di curiosità, di giustapposizioni, di asservimento o di necessità: essa è una comunione, ossia un uscire da te verso l’altro. Una condivisione, una «Pasqua», un passaggio di due «io», nell’intimo di un «noi», che è insieme dono e accoglienza.

La presenza a Dio suppone dunque una morte a te stesso, nella pretesa che ti spinge senza tregua a porre le mani sulle persone del tuo ambiente, per appropriartene. Accedere alla vera presenza di Dio, è fare una breccia nel tuo io, è aprire una finestra su Dio, di cui lo sguardo è l’espressione più significativa. E tu sai bene che, in Dio, guardare è amare (san Giovanni della Croce, Cantico Spirituale, 33,4). Nell’orazione, lasciati sedurre da questa presenza, poiché tu sei stato «scelto per essere santo e immacolato al suo cospetto nella carità» (Ef 1, 4). Che tu ne abbia coscienza o no, questa vita alla presenza di Dio è reale, è dell’ordine della fede. è un esistere l’uno per l’altro, un faccia a faccia reciproco nell’amore. Le parole diventano allora sempre più rare: a cosa serve ricordare a Dio quello che già sa, se ti vede nell’intimo e ti ama? La preghiera è vivere intensamente questa presenza, e non pensarla o immaginarla. Quando lo crederà opportuno, il Signore te la farà sperimentare al di là di ogni parola, e tutto quello che potrai allora dirne o scriverne, ti sembrerà insignificante o ridicolo.

Ogni dialogo con Dio suppone sullo sfondo questo scenario della presenza. Dal momento che ti sei stabilito in profondità in questo faccia a faccia in cui guardi Dio gli occhi negli occhi, puoi servirti di qualsiasi altro registro nell’orazione: se è in accordo con questa nota principale e fondamentale, tu sei veramente in preghiera. Ma puoi anche intravedere questa presenza a Dio con tre ottiche differenti, che ti fanno penetrare sempre di più nello spessore di questa realtà. Essere presente a Dio è essere davanti a lui, con lui e in lui. Sai bene che in Dio non vi è né di fuori né di dentro, ma un solo essere sempre in atto; da un punto di vista umano si può vedere questo atteggiamento sotto varie angolature. Non dimenticare mai che se tu puoi dialogare con Dio è perché egli ha voluto dialogare con te. Il triplice atteggiamento dell’uomo corrisponde dunque a un triplice volto di Dio nella Bibbia: il Dio del dialogo è il Santo, l’Amico e l’Ospite.  (Jean Lafrance)

Il giorno regalato

Dio_Padre

Quando ti sei svegliato questa  mattina ti ho osservato
e ho sperato che tu mi rivolgessi la parola
anche solo poche parole, chiedendo la mia opinione
o ringraziandomi per qualcosa di buono che era accaduto ieri.

Però ho notato che eri molto occupato a cercare il vestito giusto
da metterti per andare a lavorare.
Ho continuato ad aspettare ancora mentre correvi per la casa
per vestirti e sistemarti e io sapevo che avresti avuto del tempo
anche solo per fermarti qualche minuto e dirmi: “Ciao”.
Però eri troppo occupato.

Per questo ho acceso il cielo per te, l’ho riempito di colori
e di dolci canti di uccelli per vedere se così mi ascoltavi
però nemmeno di questo ti sei reso conto.

Ti ho osservato mentre ti dirigevi al lavoro e ti ho aspettato
pazientemente tutto il giorno.
Con tutte le cose che avevi da fare,
suppongo che tu sia stato troppo occupato per dirmi qualcosa.

Al tuo rientro ho visto la tua stanchezza
e ho pensato di farti bagnare un po’ perché l’acqua si portasse via
il tuo stress. Pensavo di farti un piacere perché così tu avresti pensato a me
ma ti sei infuriato e hai offeso il mio nome, io desideravo tanto che tu
mi parlassi, c’era ancora tanto tempo.

Dopo  hai acceso il televisore, io ho aspettato pazientemente,
mentre guardavi la TV, hai cenato, però ti sei dimenticato
nuovamente di parlare con me, non mi hai rivolto la parola.

Ho notato che eri stanco e ho compreso il tuo desiderio di silenzio
e così ho oscurato lo splendore del cielo, ho acceso una candela,
in verità era bellissimo, ma tu non eri interessato a vederlo.

Al momento di dormire credo che fossi distrutto.
Dopo aver dato la buona notte alla famiglia
sei caduto sul letto e quasi immediatamente ti sei addormentato.
Ho accompagnato il tuo sogno con una musica,
i miei animali notturni si sono illuminati,
ma non importa, perché forse nemmeno ti rendi conto
che io sono sempre lì per te.

Ho più pazienza di quanto immagini.
Mi piacerebbe pure insegnarti ad avere pazienza con gli altri,
TI AMO tanto che aspetto tutti i giorni una preghiera,
il paesaggio che faccio è solo per te.

Bene, ti stai svegliando di nuovo e ancora una volta
io sono qui e aspetto senza niente altro che il mio amore per te,
sperando che oggi tu possa dedicarmi un pò di tempo

  BUONA  GIORNATA  !

IL TUO PAPA’ DIO CHE TI  AMA

Rosario a Dio Padre

 

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

* O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.
* Gloria al Padre.
* Credo.

 

> PRIMO MISTERO:
Nel primo mistero si contempla il trionfo del Padre nel giardino dell’Eden quando, dopo il peccato di Adamo ed Eva, promette la venuta del Salvatore.

Il Signore Dio disse al serpente: poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche, sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno” (Gen 3,14-15)

* Ave Maria.
* 10 Padre nostro.
* Gloria al Padre.
* Padre mio, Padre buono, a Te mi offro, a Te mi dono.
* Angelo di Dio.

 

> SECONDO MISTERO:

Nel secondo mistero si contempla il trionfo del Padre al momento del “Fiat” di Maria durante l’Annunciazione.

L’Angelo disse a Maria: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine.”
Allora Maria disse: ”Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1,30-38)

* Ave Maria.
* 10 Padre nostro.
* Gloria al Padre.
* Padre mio, Padre buono, a Te mi offro, a Te mi dono.
* Angelo di Dio.

 

> TERZO MISTERO:

Nel terzo mistero si contempla il trionfo del Padre nell’orto del Getsemani quando dona tutta la sua potenza al Figlio.

Gesù pregava: “ Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà”.
Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo.
In preda all’angoscia, pregava più intensamente e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. (Lc 22,42-44)

* Ave Maria.
* 10 Padre nostro.
* Gloria al Padre.
* Padre mio, Padre buono, a Te mi offro, a Te mi dono.
* Angelo di Dio.

 

> QUARTO MISTERO:

Nel quarto mistero si contempla il trionfo del Padre al momento del giudizio particolare.

Quando era ancora lontano, il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.

Disse poi ai servi : “ Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato.” (Lc 15,20-24)

* Ave Maria.
* 10 Padre nostro.
* Gloria al Padre.
* Padre mio, Padre buono, a Te mi offro, a Te mi dono.
* Angelo di Dio.

 

> QUINTO MISTERO:

Nel quinto mistero si contempla il trionfo del Padre al momento del giudizio universale.

Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più.
Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono: Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il “Dio con loro”: e tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate. (Ap 21,1-4)

* Ave Maria.
* 10 Padre nostro.
* Gloria al Padre.
* Padre mio, Padre buono, a Te mi offro, a Te mi dono.
* Angelo di Dio.
* Salve Regina.

Preghiamo
Padre, infinitamente buono e misericordioso, estendi il tuo Regno d’Amore nel cuore di tutti gli uomini, per la tua gioia e la loro felicità; e perché Tu sia conosciuto, amato ed onorato da tutti i tuoi figli, conserva le nostre famiglie unite nella Tua Pace.
Te lo chiediamo per Gesù Cristo, Tuo Figlio, nostro Signore, e nostro Dio, che vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

Ad ogni Padre nostro che verrà recitato, decine di anime si salveranno dalla dannazione eterna e decine di anime verranno liberate dalle pene del purgatorio.

Le famiglie nelle quali tale Rosario verrà recitato riceveranno grazie particolarissime che verranno anche tramandate di generazione in generazione.

Tutti coloro che lo reciteranno con fede riceveranno grandi miracoli, tali e talmente grandi quali non se ne sono mai visti nella storia della Chiesa.