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Preghiera all’Angelo custode

 

Mio amato amico, angelo custode, per il tuo grande amore verso di me, amando tu Dio infinitamente, e vedendo che Dio tanto mi ha amato e continua ad amarmi, ottienimi la consolazione nelle mie afflizioni, e la grazia di pregare sempre e bene, al fine di ottenere le divine misericordie sino all’ultimo istante della mia vita.

Padre nostro
3 Ave Maria
Gloria

Condottiero fedele, mio angelo custode, per l’incarico che Dio ti ha dato, di condurmi per la via del Cielo, ottienimi la grazia di seguire fedelmente e costantemente i tuoi insegnamenti sul male che devo evitare, e sul bene che devo praticare, e non smettere mai di stimolarmi alla virtù, sino all’ultimo respiro della mia vita.

Padre nostro
3 Ave Maria
Gloria

Preghiera all’Angelo Custode

Angelo santo che vegli sulla povera anima mia e sulla infelice mia vita, non abbandonare me peccatore e non allontanarti da me a causa della mia impurità. Non dare allo spirito maligno il potere di impadronirsi di me attraverso la tirannia di questo corpo mortale. Domina la mia mano povera e debilitata e conducimi sulla via della salvezza.

Sì, o angelo santo di Dio che custodisci la mia povera anima e il mio corpo, perdonami tutto quello che ha potuto offenderti in tutti i giorni della mia vita, e anche se ho commesso qualche peccato oggi. Proteggimi nella notte che s’avvicina e preservami da ogni minaccia e insidia del nemico onde non incorra nella collera di Dio con qualche peccato.

Sii mio avvocato presso il Signore affinché mi fortifichi nel suo santo timore e faccia di me un servo degno della sua santità. Amen.

Invocazioni ai Nove Cori degli Angeli

I – O Angeli Santissimi, Creature purissime, Spiriti nobilissimi, Nunzi e Ministri del Sommo Re della gloria e fedelissimi esecutori dei suoi comandi, vi prego di purificare le mie preghiere e offrendole alla Maestà dell’Altissimo fate che spirino un soave odore di Fede, di Speranza e di Carità. Gloria al Padre…

II – O fedelissimi Arcangeli, Capitani della milizia celeste, ottenetemi la luce dello Spirito Santo, istruitemi nei divini misteri e fortificatemi conto il comune nemico. Gloria al Padre…

III – O Principati sublimi, Governatori del mondo, governate così anche l’anima mia, affinché l’anima mia non sia mai dominata dai sensi. Gloria al Padre…

IV – O invittissime Potestà, frenate il maligno quando mi assale e tenetelo lontano da me, perché non mi allontani da Dio. Gloria al Padre …

VI – O beatissime Dominazioni, ottenetemi un perfetto dominio di me stesso e una santa forza, affinché io riesca ad allontanare subito tutto ciò che dispiace a Dio. Gloria al Padre…

VII – O Troni stabili, insegnate all’anima mia la vera umiltà, affinché divenga domicilio di quel Signore che risie-de benignamente negli ultimi. Gloria al Padre…

VIII – O sapientissimi Cherubini, assorti nella contemplazione divina, fate ch’io conosca la mia miseria e la grandezza del Signore. Gloria al Padre…

IX – O ardentissimi Serafini, accendete con il vostro fuoco il mio cuore, perché ami solo Colui che voi amate incessantemente. Gloria al Padre…

Ai nove cori degli Angeli

Angeli Santissimi, vegliate su di noi, dovunque e sempre. Arcangeli nobilissimi, presentate a Dio le nostre preghiere e i nostri sacrifici. Virtù celesti, donateci forza e coraggio nelle prove della vita. Potenze dell’Alto, difendeteci contro i nemici visibili e invisibili. Principati sovrani, governate le nostre anime e i nostri corpi. Dominazioni altissime, regnate di più sulla nostra umanità. Troni supremi, otteneteci la pace. Cherubini pieni di zelo, dissipate tutte le nostre tenebre. Serafini pieni di amore, infiammateci di ardente amore per il Signore. Amen

 

Corona angelica

+ Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.

O Dio vieni a salvarmi,
Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre

Credo

San Michele Arcangelo, difendici nella lotta, per essere salvati nell’estremo giudizio.

PRIMA INVOCAZIONE
Per intercessione di San Michele e del Coro Celeste dei Serafini, il Signore ci renda degni della fiamma di perfetta carità.

1 Pater e 3 Ave al 1° Coro angelico.

SECONDA INVOCAZIONE
Per intercessione di San Michele e del Coro Celeste dei Cherubini, il Signore voglia darci la grazia di abbandonare la via del peccato e correre in quella della cristiana perfezione.

1 Pater e 3 Ave al 2° Coro angelico.

TERZA INVOCAZIONE
Per intercessione di San Michele e del sacro Coro dei Troni, il Signore infonda nei nostri cuori lo spirito di vera e sincera umiltà.

1 Pater e 3 Ave al 3° Coro angelico.

QUARTA INVOCAZIONE
Per intercessione di San Michele e del Coro Celeste delle Dominazioni, il Signore ci dia la grazia di dominare i nostri sensi e di correggere le corrotte passioni.

1 Pater e 3 Ave al 4° Coro angelico.

QUINTA INVOCAZIONE
Per intercessione di San Michele e del Coro Celeste delle Potestà, il Signore si degni di proteggere le anime nostre dalle insidie e dalle tentazioni del demonio.

1 Pater e 3 Ave al 5° Coro angelico.

SESTA INVOCAZIONE
Per intercessione di San Michele e del Coro delle ammirabili Virtù celesti, il Signore non permetta che cadiamo nelle tentazioni, ma ci liberi dal male.

1 Pater e 3 Ave al 5° Coro angelico.

SETTIMA INVOCAZIONE
Per intercessione di San Michele e del Coro Celeste dei Principati, Dio riempia le nostre anime dello spirito di vera e sincera obbedienza.

1 Pater e 3 Ave al 7° Coro angelico.

OTTAVA INVOCAZIONE
Per intercessione di San Michele e del Coro Celeste degli Arcangeli, il Signore ci conceda il dono della perseveranza nella fede e nelle opere buone, per poter giungere all’acquisto della gloria del Paradiso.

1 Pater e 3 Ave all’8° Coro angelico.

NONA INVOCAZIONE
Per intercessione di San Michele e del Coro Celeste di tutti gli Angeli, il Signore si degni di concederci di essere custoditi da Essi nella presente vita mortale e poi condotti alla gloria eterna dei Cieli.

1 Pater e 3 Ave al 9° Coro angelico.

Si recitino infine quattro Pater:
il 1° a San Michele,
il 2° a San Gabriele,
il 3° a San Raffaele,
il 4° al nostro Angelo Custode.

Prega per noi, Arcangelo San Michele, Gesù Cristo nostro Signore.
E saremo resi degni delle Sue promesse.

Preghiamo

Dio onnipotente ed eterno, che con prodigio di bontà e misericordia, per la salvezza degli uomini hai eletto a Principe della tua Chiesa il glorioso San Michele, concedici, mediante la sua benefica protezione, di essere liberati da tutti i nostri spirituali nemici. Nell’ora della nostra morte non ci molesti l’antico avversario, ma sia il tuo arcangelo Michele a condurci alla presenza della tua divina Maestà.

Amen.

I pastorelli dopo le apparizioni dell’Angelo

«In queste apparizioni, soggiogati dal soprannaturale che si irradiava dall’Angelo, i tre bambini rimanevano come annichiliti e quasi non si rendevano conto della propria esistenza. Anche dopo, i loro sensi sembravano come intorpiditi e legati. «Non so che cosa sento diceva Giacinta : non posso più parlare, nè cantare; nè giocare; non ho forza di fare alcuna cosa»: « Neppure io confermava Francesco . Ma che importa? L’Angelo è ìmmensàmente più bello di tutto questo»; Questa atmosfera durava giorni e soltanto a poco a poco ritornavano allo stato normale. Più tardi avranno occasìone di notare che le apparizioni della Madonna producevano in loro effetti ben diversi» (cfr. da Fonseca) Ecco cosa scrive Lucia: «Non so perché le apparizioni della Madonna producevano in noi effetti molto diversi. La stessa gioia intima; la stessa felicità e pace. Ma, invece di questo abbattimento fisico, una certa agilità espansiva; invece di questo annientamento nella divina presenza, un esultare di gioia; invece di questa difficoltà nel parlare, un certo entusiasmo comunicativo. Ma, nonostante questi sentimenti, sentivo la ispirazione a tacere, soprattutto alcune cose. Negli interrogatori sentivo l’ispirazione interiore che mi indicava le risposte che, senza mancare, alla verità, non scoprissero ciò che per il momento dovevo occultare». 

Vari problemi familiari e la malattia della mamma turbarono la vita di Lucia che scrive: «Sentivo il cuore spezzarsi di nostalgia per le mie sorelle (andate a lavorare lontano) e per la tristezza della mia mamma. Benchè fossi ancora bambina, capivo perfettamente la situazione in cui ci trovavamo. Mi ricordavo allora delle parole dell’Angelo: «Soprattutto accettate sottomessi i sacrifici che il Signore vi manderà». Mi ritiravo allora in un luogo solitario, per non aumentare con il mio dolore quello della mamma. Quel luogo, di solito, era il nostro pozzo. Lì, in ginocchio, chinata sulle lastre che lo coprivano, univo alle sue acque le mie lacrime e offrivo a Dio la mia sofferenza. A volte Giacinta e Francesco mi trovavano così; piena di amarezza. E siccome avevo la voce interrotta dal singhiozzi e non riuscivo a parlare; essi soffrivano con me al punto da versare anche loro abbondanti lacrime. Allora Giacinta faceva a voce alta la nostra offerta: «Mio Dio! In atto di riparazione e per la conversione dei peccatori, vi offriamo tutte queste sofferenze e sacrifici. La formula dell’offerta non era sempre esatta, ma il senso era sempre questo». 

Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ci dona il suo amore a Dio e ai fratelli. Quel che ci colpisce di più, fin dal primi contatti con i pastorelli di Fatima, è la loro grande disponibilità alle parole dell’Angelo, prima, e a quelle della Madonna, poi. Hanno dato subito una adesione totale al messaggio, prendendolo sul serio, impegnandosi a fondo, non tralasciandone lo spirito e le indicazioni, mai! Sono stati capaci, loro, ancora bambini, di capire cos’è il sacrificio, cos’è la penitenza, cos’.è l’adorazione e la riparazione e tutto questo hanno vissuto nelle loro cose di’ ogni giorno, riuscendo a raggiungere l’eroismo. Non per niente Francesco e Giacinta sono morti in odore di santità e in quest’anno 2000 saranno beatificati, primi bambini di questa età, ad eccezione dei martiri. 

Questo è molto importante per noi. A volte pensiamo che le richieste di Dio siano troppo al di sopra di noi, che non possiamo farcela a rispondere agli inviti di Maria; che non a tutti sono rivolti i suoi messaggi, che il tempo non basta per la preghiera, che molto deve essere ridimensionato e adattato alle nostre capacità… Ma non sono le nostre capacità a non bastare! è il nostro amore ad essere troppo piccolo, troppo tiepido. è il nostro cuore ad essere poco generoso, poco disponibile, poco fiducioso. Dio e la Vergine non ci chiedono niente che sia al di sopra delle nostre possibilità perché ogni invito è accompagnato dalla promessa del loro aiuto, del loro sostegno, della loro particolare vicinanza. E poi, proprio per incoraggiarci, in ogni apparizione, sono essi i piccoli, i semplici, i bambini ad essere i confidenti di Maria e a viverne per primi le richieste. Questo per dirci che possiamo farcela pure noi! Se tre bambini sono diventati subito l’incarnazione del messaggio di Fatima, questo vuol dire che possiamo viverlo anche noi senza ridimensionarlo o adattarlo. Le parole di Dio e quelle di sua Madre non cambiano, non sono destinate ad un tempo e ad un ambiente soltanto, sono universali, sono al di là del tempo, sono per tutti gli uomini che hanno un cuore aperto, sono quindi anche per noi che viviamo nel terzo millennio, per noi che magari non sappiamo più cosa vuol dire fare un sacrificio per amore dei peccatori, per noi che questa parola, «sacrificio», «penitenza», l’abbiamo quasi cancellata non solo dal vocabolario, ma anche dalla nostra vita spirituale. 

I bambini di Fatima, portatori di un grande e attualissimo messaggio, tornano a dirci che le vie di Dio sono in salita, ma noi non saliamo mai da soli! Accingendoci a meditare le parole che la Vergine ci ha rivolto a Fatima, entriamo nella disposizione d’animo di volerle vivere perché davvero venga il suo regno! 

Preghiera allo Spirito Santo: O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell’anima nostra l’amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell’anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen. 

Per vivere il messaggio Chiediamo a Maria la grazia di un cuore aperto, generoso e disponibile a vivere quel che chiede senza ridimensionamenti e senza ritardi. Per questo diciamo oggi un rosario di fiducia e di abbandono alla sua guida. 

Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo Regno. 

Fonte: http://www.preghiereagesuemaria.it/

 

 

Il Messaggio dell’Angelo: la preghiera e l’Eucarestia

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L’angelo, nella terza apparizione, invita di nuovo a pregare incessantemente per i peccatori ed evidenzia con profonda adorazione l’importanza, dell’Eucarestia, cioè di Gesù vivo e vero presente fra noi. . 

L’angelo non nasconde ai piccoli la ”sofferenza’ di Gesù Eucaristico. Li invita a visitare nello spirito tutte le chiese per prostrarsi in adorazione davanti ad ogni tabernacolo sentendo il peso e il dolore causati a Gesù da tanti oltraggi; sacrìlégi e indifferenze. Le parole dell’angelo sono chiare e i piccoli comprendono subito tutto il dramma di un Dio che si è messo nelle inani degli uomini, pronto a rischiare ‘l’abbandono’ il disprezzo e l’indifferenza:’ 

L’Eucarestia, il più grande tesoro del mondo, quanto è trascurata, disprezzata, non amata! Dio chiede una consolazione, un conforto; una riparazione e la chiede atre pastorelli, a tre bambini perché sa che loro sono sensibili, generosi, forti! Guardiamo a loro e seguiamoli! La preghiera insegnata dall’angelo è sempre stata una delle preghiere più frequenti di Lucia e dei suoi cuginetti é ne ha alimentato una forte devozione eucaristica. Ne un esempio il fatto accaduto nell’ottobre del 1922 quando Lucia si trovava ad Oporto fra le Suore Dorotee: «Parlando dei doveri delle zelatrici dell’Apostolato della Preghiera, la suora disse ad una amica: «Se vuoi ti insegno una preghiera proprio adatta per atti di riparazione a Gesù Sacramentato»: «Sentiamo» rispose l’amica. E la suora dettò: «Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e indifferenze con cui è offeso. E per i meriti infiniti del suo santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, vi chiedo la conversione dei poveri peccatori». L’amica chiese: «Ma come sai preghiere così belle?» «Si recitavano al mio paese» rispose con modestia Lucia». (cfr. da Fonseca). 

Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ci dona il suo amore più grande per Gesù che è quello eucaristico. Nel messaggio di Fatima tutto parla della devozione a Gesù per mezzo di Maria e in particolare della devozione all’Eucarestia. L’angelo appare con il Calice e l’Ostia che poi offre ai pastorelli invitandoli all’adorazione, al sacrificio e alla riparazione. Nessuno più di Maria può insegnarci ad amare e ad adorare Gesù vivo e vero fra noi, nessuno più di lei ci sa comunicare l’immensa preziosità di questo dono che è il più grande dei doni, di questo dono così spesso ignorato, trascurato, offeso. Quante volte L’Eucarestia viene ricevuta senza preparazione, senza amore, distrattamente, quante volte viene ricevuta in peccato mortale! Questi, i sacrilegi «comuni». E poi quelli che si ripetono con frequenza in questi ultimi tempi. La profanazione del tabernacoli, l’uso sacrilego delle Ostie, il disprezzo e lo sfregio… Ecco il dolore di Dio che chiede riparazione, che implora amore, che freme d’amore e di dolore per gli uomini che così scelgono la loro condanna e scoprono che cosa signìfica la morte come lontananza dalla Vita. 

La devozione all’Eucarestia è la fonte e il culmine dell’evangelizzazione. Ecco come Lucia racconta ciò che ha provato il giorno della sua prima Comunione, quando aveva solo sei anni: «Quanto più si avvicinava il momento, tanto più mi batteva il cuore, nell’attesa della visita di un grande Dio che sarebbe sceso dal Cielo per unirsi alla mia povera anima. Il parroco scese, in mezzo alle file, a distribuire il Pane degli Angeli. Ebbi la fortuna di essere la prima. Quando il sacerdote stava scendendo i gradini dell’altare sembrava che il cuore mi volesse saltare fuori dal petto. Ma appena l’Ostia Divina si posò sulla mia lingua, sentii una serenità e una pace inalterabili, sentii che mi invadeva un’atmosfera così soprannaturale, che la presenza del nostro Buon Dio mi diventava così sensibile come se lo vedessi e lo sentissi con i sensi del mio corpo. 

Feci allora le mie suppliche: «Signore, fammi santa, conserva sempre puro il mio cuore, soltanto per te». In questo momento mi sembrò che il nostro Buon Dio mi dicesse, nel profondo del cuore, queste chiare parole: «La grazia che oggi ti è concessa continuerà viva nella tua anima, producendo frutti di vita eterna». A questo punto mi sentivo trasformata in Dio!… lo mi sentivo così sazia col Pane degli Angeli, che mi fu impossibile, per allora, mangiare qualsiasi cosa. Persi da quel momento l’attrattiva che cominciavo a sentire per le cose del mondo e mi sentivo bene soltanto in qualche luogo solitario, dove potessi, tutta sola, ricordare le delizie della mia Prima Comunione». 

Preghiera allo Spirito Santo: O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell’anima nostra l’amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell’anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen. 

Per vivere il messaggio Chiediamo a Maria una grande devozione all’Eucarestia e chiedendo l’assistenza del nostro angelo custode, facciamo un’ora di adorazione ripetendo sovente la preghiera insegnata a Fatima. 

Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo Regno. 

Fonte: http://www.preghiereagesuemaria.it

Il messaggio dell’Angelo

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Meditiamo alcune parole dell’Angelo della Pace e a notiamone i simboli. «Non abbiate paura… Pregate… I Cuori di Gesù e Maria sono attenti alla voce delle vostre suppliche». Sono queste le prime parole che i tre pastorelli si sentono rivolgere da quella figura trasparente come il cristallo. Il messaggio si fa subito chiaro: niente paura, anche se le cose superano ogni immaginazione. 

I disegni di Dio sono sempre grandi, ci possono stupire, ci possono incantare, ma non possono mai farci paura, anche se ci superano, anche se non riusciamo a capirli. Già un’altra volta un angelo aveva detto: «Non temere… » e da una adesione totale e fiduciosa è cambiata la storia del mondo e di ognuno di noi in particolare! Così, anche a Fatima, di nuovo risuona un invito: «Non abbiate paura!». 

E perché ogni timore deve essere superato? Perché due Cuori hanno in serbo per noi solo progetti di bene e di pace. «Non abbiate paura. I Sacri Cuori di Gesù e di Maria hanno su di voi disegni di amore». Ecco che si manifesta di nuovo un simbolismo che già era stato rivelato nell’apparizione della Medaglia Miracolosa. Due Cuori uniti per sempre nel dolore e nella gioia, due Cuori uniti nel progetto di salvezza dell’umanità, due Cuori che battono all’unisono per amore nostro! Anche questo vuole ricordarci l’Angelo. 

Le prime lezioni celesti parlano proprio di questo: fiducia e preghiera, fiducia e abbandono a quei due Cuori che sono attenti ad ogni parola, ad ogni pensiero, ad ogni desiderio, ad ogni supplica che ci viene dal cuore. Due Cuori che ci amano, due Cuori che battono per l’umanità, due Cuori che ci spingono ad aprire il cuore e a farvi entrare specialmente i peccatori perché nessuno può salvarsi da solo e il nostro bene dev’essere quello di tutti. 

Siamo fratelli, e abbiamo un Padre e una Madre che ci vogliono tutti salvi. Ecco allora il significato e l’urgenza di fare nostra la preghiera dell’Angelo: «Dio mio, credo, adoro, spero e vi amo. Vi chiedo perdono per tutti quelli che non credono, non adorano, non sperano, non vi amano». Su questa preghiera fermiamoci a riflettere e a ringraziare. 

Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria è per chi desidera morire a se stesso e vivere per Cristo. Già dalle apparizioni dell’Angelo di manifestano i contenuti principali del Messaggio, quelli che la Vergine svilupperà e approfondirà più tardi con i tre pastorelli: l’amore, la penitenza, la riparazione e, vedremo poi, la devozione eucaristica. Intanto è evidente che l’Angelo insegna anche l’atteggiamento di profonda adorazione che deve caratterizzare ogni momento di preghiera perché anche il corpo lodi il Creatore in un atteggiamento di adesione, di amore e di rispetto profondo. La preghiera comincia in modo personale: «lo credo, adoro…». è anche un invito ad un esame di coscienza: davvero crediamo, adoriamo, speriamo e amiamo? Possiamo fare in tutta sincerità una preghiera così? Certo, è la volontà che conta, non il sentire, non il provare sensazioni. Noi siamo quel che vogliamo e noi vogliamo credere, adorare, sperare e amare, con l’aiuto di Dio, sotto la guida di Maria, perché venga il suo regno. Ma non basta! Non possiamo farlo da soli, non possiamo rispondere da soli alla chiamata di Dio, ai desideri di Maria: c’è un mondo lontano che geme e soffre perché non conosce da Chi viene e da Chi va… c’è un mondo lontano e ribelle, duro, chiuso, violento, che non vuole amare e vive nell’angoscia e nel turbamento… c’è un mondo lontano e indifferente, che crede di poter fare a meno di Dio, che cammina da solo e da solo si dibatte per trovare un senso al suo andare. A questo mondo di persone che soffrono e fanno soffrire i Cuori di Gesù e di Maria, noi siamo chiamati ad aprire il cuore! 1 tre pastorelli subito hanno detto sì, per questi hanno offerto la vita, per i peccatori si sono sacrificati e hanno adorato e amato, creduto e sperato! E Lucia, Francesco e Giacinta erano solo bambini quando a loro è stato chiesto tanto! Continuano ad essere un esempio per noi, ci dicono che quando diciamo sì a Dio e a Maria, tutto è possibile. 

Preghiera allo Spirito Santo: O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell’anima nostra l’amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell’anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen. 

Per vivere il messaggio Recitiamo con profonda devozione la preghiera insegnata dall’Angelo e cerchiamo di viverla in ogni momento con generosità. 

Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo Regno. 

Fonte: http://www.preghiereagesuemaria.it

Le apparizioni preparatorie dell’Angelo della Pace

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Prima delle apparizioni della Madonna, Lucia, Francesco e Giacinta, che abitavano nel paesino di Aljustrel, parrocchia di Fatima, in Portogallo, ebbero tre visioni dell’Angelo. La prima avvenne nella primavera o nell’estate del 1916, in una grotta del colle del Cabeço, vicino ad Aljustrel e si svolse così, secondo il racconto di Lucia. «Giocavamo da qualche tempo ed ecco un vento forte scuote le piante e ci fa sollevare lo sguardo per vedere che cosa succedeva, perché la giornata era serena. 

Allora cominciammo a vedere ad una certa distanza, un giovane trasparente, più splendente di un cristallo attraversato dai raggi del sole. A misura che si avvicinava ne potevamo distinguere i tratti. Era un giovane dai quattordici ai quindici anni, di una grande bellezza. Noi eravamo sorpresi e quasi rapiti. Non dicevamo parola. Giunto vicino a nei disse: “Non abbiate paura. Sono l’Angelo della Pace. Pregate con me». E, in ginocchiato a terra, curvò la fronte fino al suolo. Spinti da un moto soprannaturale lo imitammo e ripetemmo le parole che gli sentivamo pronunciare: «Mio Dio, credo, adoro, spero e vi amo. Vi chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano, non vi amano». 

Dopo aver ripetuto questo per tre volte, si alzò e disse: «Pregate così i Cuori di Gesù e di Maria sono attenti alla voce delle vostre suppliche». E scomparve. Di questa apparizione nessuno pensò di parlarne né di raccomandarne il segreto. Essa lo impose da sé. Era così intima che non era facile pronunciare su di essa la minima parola. Ci fece anche, forse, maggiore impressione per il fatto che fu la prima manifestazione di questo tipo. 

La seconda apparizione avvenne nell’estate del 1916 sul pozzo della casa del genitori di Lucia, presso cui i bambini erano soliti giocare. Così racconta Lucia: «L’angelo ci disse: «Che fate? Pregate! Pregate molto! I Cuori Santissimi di Gesù e di Maria hanno su di voi disegni di misericordia. Offrite costantemente all’Altissimo preghiere e sacrifici». 

«Come dobbiamo fare a sacrificarci?» chiesi. «In tutti i modi possibili offrite a Dio un sacrificio in atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori. Attirate così sulla vostra patria la pace. Io sono il suo angelo custode, l’Angelo del Portogallo. Soprattutto accettate e sopportate con sottomissione la sofferenza che il Signore vi manderà». E scomparve. 

Queste parole dell’angelo si incisero nel nostro spirito come una luce che ci faceva comprendere chi era Dio, come ci amava e voleva essere amato; il valore del sacrificio e come gli era gradito; come, per riguardo ad esso, convertiva i peccatori. 

La terza apparizione avvenne alla fine dell’estate o all’inizio dell’autunno del 1916, di nuovo nella grotta del Cabeço, e si svolse così, sempre secondo il racconto di Lucia. «Appena vi giungemmo, in ginocchio, cominciammo a ripetere la preghiera dell’Angelo. Non so quante volte l’avevamo ripetuta quando vedemmo che su di noi brillava una luce sconosciuta. Ci alzammo per vedere cosa succedeva e vedemmo l’Angelo con un Calice nella mano sinistra e, sospesa su di esso, un’ Ostia dalla quale cadevano nel calice alcune gocce di sangue. Lasciando il Calice e l’Ostia sospesi in aria, si prostrò a terra vicino a noi e ripetè per tre volte questa preghiera: «Trinità Santissima, Padre, Figlio e Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze con cui è offeso. E per i meriti infiniti del suo santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, vi chiedo la conversione dei peccatori». Poi, sollevandosi, prese di nuovo in mano il Calice e l’Ostia e diede l’Ostia a me e ciò che conteneva il Calice lo diede da bere a Giacinta e a Francesco, dicendo nello stesso tempo: «Prendete e bevete il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo orribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati. Riparate i loro delitti e consolate il vostro Dio». Di nuovo si prostrò a terra e ripeté con noi per altre tre volte la preghiera alla Trinità, poi scomparve. 

La forza della presenza di Dio era così intensa che ci assorbiva e ci annientava quasi completamente… la pace e la felicità che sentivamo erano grandi, ma soltanto interiori, con l’anima completamente concentrata in Dio. Anche la stanchezza fisica che ci prostrava era grande». Questa è la descrizione di Lucia. 

Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria è dono del Cielo che va fedelmente accolto e coltivato. Nei disegni di Dio ogni manifestazione straordinaria è in qualche modo preparata e preannunciata perché il cuore umano possa essere predisposto e più pronto ad accogliere quel che il cielo vuol dire. Comincia così il tempo che prepara alla consacrazione: un tempo fatto di richiami forti ed intimi, di attenzioni celesti, di particolari interventi divini. L’animo umano viene così sensibilizzato da Dio, dalle cose divine, si sente attratto da Lui e si accorge di non poterne fare a meno. Si sperimenta il gusto di Dio, della sua Parola, della sua presenza, dei suoi doni e si sente l’attrattiva del Cielo, così forte, che tutto il resto a poco a poco scompare, o meglio, appare nella giusta prospettiva, prendendo il posto giusto nella vita. 

Le Apparizioni dell’Angelo hanno già cominciato a cambiare la vita dei pastorelli di Fatima, hanno dato loro un compito che hanno subito cominciato a svolgere. è iniziato per loro un nuovo modo di pregare, di sentire, di vivere. Il loro cuore è diventato più grande perché ha cominciato a diventare il luogo in cui la Vergine più tardi avrebbe deposto le sue parole, i suoi progetti, i suoi richiami. 

Così succede quando noi ci consacriamo a Gesù per Maria: cominciamo a cambiare, a vivere con il suo cuore, proprio perché le offriamo il cuore e quello che contiene perché sia lei a farne quello che vuole, a servirsene per la realizzazione dei disegni di Dio. La Consacrazione, perciò, e un rimedio al peccato, al male che ne è la conseguenza, è un dono d’amore che porta alla pace perché porta alla manifestazione del Regno di Dio. 

Chi si consacra a Maria diventa più totalmente di Gesù e quindi coltiva in sé i sentimenti, i disegni di Dio e, con l’aiuto di Maria, diventa uno strumento attivo di bene nella propria famiglia, nel proprio ambiente, nel mondo. 1 consacrati a Maria sono perciò l’esercito della pace, coloro che hanno nel cuore ciò che sta a cuore a Dio, seguono le sue vie, arrivano a toccare le sue mete. La consacrazione dunque non è solo un gesto a valenza personale, ma ha una portata universale! è per questo che la Vergine Maria continua a chiederla insistentemente e Fatima ne è un segno e un richiamo più attuale che mai. L’Angelo della Pace ricorda anche a noi l’importanza di questa dedizione speciale dandoci come esempio tre bambini che non hanno fatto alcuna domanda, non hanno chiesto alcuna spiegazione, ma subito hanno cominciato a vivere solo per Dio e di Dio, attraverso i richiami celesti e la celeste presenza di Maria. 

Preghiera allo Spirito Santo: O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell’anima nostra l’amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell’anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen. 

Per vivere il messaggio Rinnoviamo la nostra devozione agli angeli, seguiamo le ispirazioni del nostro angelo custode e a lui di prepararci ad essere docili strumenti per la realizzazione del progetto divino nella nostra vita. 

Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo Regno. 

Fonte: http://www.preghiereagesuemaria.it

Le apparizioni dell’angelo (1915-16)

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Lucia dos Santos racconta nelle sue memorie che nel 1915, mentre si trovava con alcune compagne (Maria Rosa, Maria Justino e Teresa Matias) a pascolare le greggi presso i possedimenti paterni, aveva visto una misteriosa figura “simile ad una statua di neve“. Fuggita, non volle raccontare nulla ai familiari, cosa che invece fecero le compagne. Fu per questo che Lucia preferì recarsi al pascolo di “Cabeço” con Francisco e Giacinta. Mentre essi si riparavano dalla pioggia e giocavano, era apparsa nuovamente quella figura, “un giovane fra i quattordici e i quindici anni, che il sole rendeva trasparente come se fosse di cristallo“, interpretato come un angelo e precisamente l’angelo della pace.

Questi aveva invitato i bambini a pregare prostrati insieme a lui in riparazione delle offese subite da Dio da parte dei peccatori, e in particolare con le parole: “Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo corpo, sangue, anima, divinità di Gesù Cristo presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze con cui Egli stesso è offeso, e per i meriti infiniti del Suo Santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria vi chiedo la conversione dei poveri peccatori“. Lucia narra che sia lei che Giacinta potevano udire le parole dell’angelo, solo a Francisco risultava impossibile: egli ascoltava le parole ripetute dalle due compagne.

Riapparso nuovamente nell’estate del 1916, si sarebbe rivelato come angelo protettore del Portogallo, ordinando ai tre di fare sacrifici per la salvezza della loro patria, devastata dalle guerre civili. Porto il calice a Francisco e a Giacinta, aveva ordinato a Lucia di consumare l’ostia, invitando a fare sacrifici in riparazione degli oltraggi al sacramento dell’Eucaristia. Scomparso l’angelo, i pastorelli non avrebbero avuto più visioni fino a quelle del 1917 a Cova d’Iria.

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Preghiera all’Angelo Custode

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Angelo benignissimo, mio custode, tutore e maestro, mia guida e difesa, mio sapientissimo consigliere e amico fedelissimo, a te io sono stato raccomandato, per la bontà del Signore, dal giorno in cui nacqui fino all’ultima ora della mia vita.

Quanta riverenza di debbo, sapendo che mi sei dovunque e sempre vicino!

Con quanta riconoscenza ti devo ringraziare per l’amore che nutri per me, quale e quanta confidenza per saperti il mio assistente e difensore!

Insegnami, Angelo Santo, correggimi, proteggimi, custodiscimi e guidami per il diritto e sicuro cammino alla Santa Città di Dio.

Non permettere che io faccia cose che offendano la tua santità e la tua purezza.

Presenta i miei desideri al Signore, offrigli le mie orazioni, mostragli le mie miserie e impetrami il rimedio di esse dalla sua infinita bontà e dalla materna intercessione di Maria Santissima, tua Regina.

Vigila quando dormo, sostienimi quando sono stanco, sorreggimi quando sto per cadere, alzami quando sono caduto, indicami la via quando sono smarrito, rincuorami quando mi perdo d’animo, illuminami quando non vedo, difendimi quando sono combattuto e specialmente nell’ultimo giorno della mia vita, siimi scudo contro il demonio.

In grazia della tua difesa e della tua guida, ottienimi infine di entrare nella tua gloriosa dimora, dove per tutta l’eternità io possa esprimerti la mia gratitudine e glorificare assieme a te il Signore e la Vergine Maria, tua e mia Regina. Amen.

Preghiera di difesa dal demonio

 

Chiunque tu sia, che nel mare di questo mondo ti senti sballottare tra bufere e tempeste, non distogliere lo sguardo da questa Stella se non vuoi essere sommerso. Se si alzano i venti delle tentazioni, se ti scontri contro gli scogli delle sofferenze, guarda la Stella, invoca MARIA. Se sei turbato dalle tue colpe, confuso dal miserabile stato della tua coscienza, se stai per farti dominare dalla tristezza o cadere nel baratro della disperazione, pensa a MARIA. Nei pericoli, nelle angustie, nei dubbi, pensa a MARIA, invoca MARIA. Seguendo Lei non sbaglierai pensando a Lei, non peccherai; tenendoti stretto a Lei, non cadrai.
Se L’avrai come protettrice, non avrai di che temere; sotto la Sua guida, ti sarà leggera ogni fatica; e avendoLa propizia, raggiungerai facilmente al Paradiso.

 

 

Invocazione quotidiana per ottenere la protezione di Maria Regina degli Angeli e Vincitrice dell’Inferno:
Sovrana Regina del cielo, potente Signora degli angeli, fin dal principio hai avuto da Dio il potere e la missione di schiacciare la testa di Satana. Ti preghiamo umilmente, manda le tue legioni celesti, affinché sotto il tuo comando e con la tua potenza, perseguitino i demoni e combattano ovunque gli spiriti infernali, rintuzzino la loro temerarietà e li ricaccino nell’abisso.
Sublime Madre di Dio, manda il tuo esercito invincibile contro gli emissari dell’inferno tra gli uomini; distruggi i progetti dei senzadio e umilia tutti coloro che vogliono il male. Ottieni loro la grazia del ravvedimento e della conversione, perché diano gloria alla SS. Trinità e a te. Aiuta ovunque la vittoria della verità e della giustizia.
Potente Patrona, con i tuoi spiriti fiammeggianti, proteggi su tutta la Terra i tuoi santuari e luoghi di grazia. Sorveglia attraverso di loro le chiese e tutti i luoghi sacri, oggetti e persone, soprattutto il tuo divin Figlio nel SS. Sacramento. Impedisci che vengano disonorati, profanati, derubati, distrutti o violati. Impediscilo Signora.
Madre celeste, proteggi infine anche i nostri averi, le nostre abitazioni, le nostre famiglie, da tutte le insidie dei nemici, visibili ed invisibili. Fa governare in esse i tuoi Santi Angeli e regnare in esse la devozione, la pace ed il gaudio dello Spirito Santo.
Chi è come Dio? Chi è come Te, Maria regina degli Angeli e vincitrice dell’inferno? O buona e tenera Madre Maria, sposa illibata del Re degli Spiriti celesti nel cui aspetto essi vogliono specchiarsi, Tu rimarrai per sempre il nostro amore, la nostra speranza, il nostro rifugio e vanto! S. Michele, santi Angeli e Arcangeli, difendeteci e proteggeteci!

PICCOLO ESORCISMO: Nel S. Nome di Gesù, Maria e Giuseppe, comando a voi spiriti infernali, andatevene da noi(loro) e da questo (quel) luogo e non osate più tornarvi e tentare e danneggiare noi (loro). GESU’, MARIA, GIUSEPPE. (3 volte) S. Michele, lotta per noi! Santi Angeli custodi, preservateci da tutte le insidie del nemico.

Invocazione a S. Michele Arcangelo: Gloriosissimo Principe delle milizie celesti, arcangelo S. Michele, difendici nella battaglia contro le potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia. Vieni in nostro aiuto, che fummo creati da Dio e redenti con il Sangue di Cristo Gesù, suo Figlio, dalla tirannia del demonio. Tu sei venerato dalla Chiesa quale suo custode e patrono, a Te il Signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti.
Prega, il Dio della Pace, che tenga schiacciato satana sotto i nostri piedi, affinché esso non possa fare schiavi di se gli uomini ne arrecare danni alla Chiesa. Presenta all’Altissimo con le tue, le nostre preghiere, perché discendano presto su di noi la sua divina Misericordia.
Incatena satana e ricaccialo negli abissi affinché non possa più sedurre le nostre anime. Amen.

Preghiera a S. Gabriele Arcangelo. : O Angelo dell’umanità, o fedele messaggero di Dio, apri le orecchie del nostro cuore ai richiami sussurrati dal Cuore pieno d’amore di Gesù! Apri gli occhi del nostro cuore alla lettura corretta della Parola di Dio perché possiamo capire, obbedire ed eseguire ciò che Dio ci chiede. Aiutaci a rimanere desti quando verrà il Signore a chiamarci. Che Egli non ci colga nel sonno! Amen.

S. Raffaele Arcangelo.: Guidaci nel viaggio della vita: sii tu il nostro sostegno in ogni scelta, sventando gli inganni del demonio. Dio Onnipotente dia luce e pace alla nostra esistenza, al nostro focolare domestico e salute al nostro corpo. Tu, Arcangelo della speranza, con la potenza divina lega e ricaccia nell’abisso satana, asmodeo e tutti gli spiriti maligni, nemici del nostro bene temporale ed eterno. Amen

Santi Arcangeli venite a noi con le vostre legioni e la vostra potenza, mostrate a noi e a tutti gli uomini il vostro aiuto e la vostra forza per la sola Gloria di Dio e di Maria vostra Regina e per la salvezza eterna delle nostre anime. Amen. Angelo di Dio…ecc..

AFFIDAMENTO: O grande Principe del Cielo, custode fedelissimo della Chiesa, San Michele Arcangelo, io, benché molto indegno di comparire davanti a te, confidando tuttavia nella tua speciale bontà, ben conoscendo l’eccellenza delle tue mirabili preghiere e la moltitudine dei tuoi benefici, mi presento a te, accompagnato dal mio Angelo Custode, e, alla presenza di tutti gli Angeli del Cielo che prendo come testimoni della mia devozione verso di te, ti scelgo oggi a mio Protettore e mio Avvocato particolare, e propongo fermamente di onorarti sempre e di farti onorare con tutte le mie forze. Assistimi durante tutta la mia vita, affinché io non offenda mai gli occhi purissimi di Dio, né con le opere, né con le parole, né con i pensieri. Difendimi contro tutte le tentazioni del demonio, specialmente da quelle contro la fede e la purezza, e nell’ora della mia morte concedi la pace all’anima mia ed introducimi nella Patria eterna. Amen. (Indulgenza parziale).

Angeli santissimi, vegliate su di noi, dovunque e sempre; Arcangeli nobilissimi presentate a Dio le nostre preghiere e sacrifici; Virtù celesti, donateci forza e coraggio nelle prove della vita. Potenze dell’alto, difendeteci contro i nemici visibili e invisibili; Principati sovrani, governate le nostre anime e i nostri corpi; Dominazioni altissime, regnate di più sulla nostra umanità. Troni supremi, otteneteci la pace; Cherubini pieni di zelo, dissipate tutte le nostre tenebre; Serafini pieni di amore, infiammateci di ardente amore per il Signore.

 

 

COME DIFENDERCI DAL MALIGNO: Da molte persone oggi il demonio è ritenuto un mito, una fantasia di altri tempi, ma essi sono i primi ad essere illusi da lui. Il diavolo esiste, il Vangelo ne parla moltissime volte, ma egli è uno sconfitto. E’ stato sconfitto da Nostro Signore quindi il suo potere è limitato, egli può nuocerci solo se “gli apriamo la porta” tramite il peccato e rimanendo con il peccato nell’anima o anche venendo a contato con l’occulto tramite maghe, oroscopi giochi del bicchierino e lettura della mano (pericolosissimi per i disturbi malefici che ne possono derivare). “Tutto ciò che ci difende dal peccato ci difende da satana” (Paolo VI) per evitare che il demonio possa nuocerci e possa recare danno alle anime o alla società il Signore ci da alcune armi infallibili:
1 La confessione mensile, con essa viene distrutto il potere del male sulla nostra anima e noi veniamo rigenerati dalla grazia e dalla misericordia del Padre.
2 Partecipare con devozione alla S. Messa, oltre che la domenica, anche nei giorni feriali quando si riesce e fare la S. Comunione in grazia di Dio. Mai fare la S. Comunione con il peccato nell’anima, è un orribile sacrilegio!
3 la Preghiera, specialmente il S. Rosario vero flagello dei demoni e arma che distrugge l’inferno, l’Adorazione Eucaristica, la preghiera a S. Michele Arcangelo agli Angeli Custodi e a S. Giuseppe e ai Santi.
4 La penitenza, il digiuno, e le opere di bene verso il prossimo aiutano a difenderci noi e i nostri cari dalle insidie del maligno, si consiglia anche di portare con se un Crocifisso e la medaglia benedetta della Madonna, e utilizzare l’Acqua Santa o ricevere spesso le Benedizioni Sacerdotali, molto spesso si è sperimentata l’efficacia

Atto di consacrazione all’Angelo Custode

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Sin dall’inizio della mia vita mi sei stato dato a Protettore e Com­pagno. Qui, al cospetto dei mio Signore e mio Dio, della mia celeste Madre Maria e di tutti gli Angeli e Santi, io, povero pec­catore (Nome…) mi voglio consacrare a te. Voglio prendere la tua mano e mai più lasciarla. Prometto di essere sempre fedele ed ubbidiente a Dio ed alla santa Madre Chiesa. Prometto di professarmi sempre devoto a Maria, mia Signora, Regina e Madre e di prenderla a modello della mia vita. Prometto di essere devo­to anche a te, mio santo Protettore e di propagare secondo le mie forze la devozione agli Angeli santi che ci viene concessa in questi giorni quale presidio ed ausilio nella lotta spirituale per la conquista del Regno di Dio. Ti prego, Angelo santo, di conceder­mi tutta la forza dell’amore divino affinché io ne venga infiammato, tutta la forza della fede affinché io non cada mai più in errore. Domando che la tua mano mi difenda dal nemico. Ti chiedo la grazia dell’umiltà di Maria affinché sfugga a tutti i pericoli e, guidato da te, raggiunga in cielo l’ingresso della Casa del Padre. Amen.

Dio onnipotente ed eterno, concedimi l’aiuto delle tue schiere celesti affinché io sia salvaguardato dai minacciosi assalti del ne­mico e, libero da ogni avversità, possa servirti in pace, grazie al Sangue preziosissimo di N.S. Gesù Cristo e l’intercessione del’Immacolata Vergine Maria. Amen.